Emergenza criminalità a Giarre? Solo una percezione ingigantita dai media -
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Emergenza criminalità a Giarre? Solo una percezione ingigantita dai media

Emergenza criminalità a Giarre? Solo una percezione ingigantita dai media

di Mario Previtera

Adesso si, possiamo dormire sogni tranquilli. Giarre è l’oasi felice descritta anni orsono dal compianto ex sindaco Nino Incardona. Gli ultimi episodi criminali verificatisi nel territorio rientrano nella norma. Inutile creare allarmismi. La città non corre pericolo.  La video sorveglianza funziona e i reati sono dimezzati. Numeri statistici incontrovertibili con -90% dei furti di auto. Dunque è stata solo una grande illusione. Una percezione mediatica, nulla di più.

A sentire il sindaco che ieri sera ha snocciolato i dati analitici dell’Arma, ci ritroviamo tutti in una gigantesca botte di ferro. Cosa augurarci di meglio, in questo illuminato Natale (a proposito, la città è addobbata a festa, in piazza hanno pure allestito l’albero). Ma è una percezione. Solo una sensazione. Nulla di più.

Certo non è stato facile per il sindaco inghiottire quel che in questi giorni aveva pronunciato, attraverso svariate note diramate alla stampa, a dire il vero, equilibrate e per nulla allarmistiche. Del resto la sua era una percezione quando, appena pochi giorni fa, all’indomani del petardo natalizio esploso dentro il dispensatore di sigarette di una rivendita di tabacchi, esprimeva “solidarietà ai titolari dell’attività commerciale colpita dall’ennesimo inquietante evento che, purtroppo, allunga l’allarmante scia di episodi delinquenziali che interessa il nostro territorio”.

E pochi giorni prima, a poche ore dalla rapina alle Poste di Altarello, compiuta con escavatore, evidentemente non ancora in possesso delle informazioni sui fenomeni criminali affermava senza indugio che “Quanto accaduto stanotte ci inquieta tutti e si colloca in un quadro di recrudescenza di episodi criminali di tale violenta natura che, negli ultimi tempi, ha interessato non solo la fascia jonica ma anche l’intera area del Catanese – ha commentato il primo cittadino – Le istituzioni pubbliche allora, ciascuna per le proprie competenze, sono adesso chiamate ad uno sforzo comune sul tema dell’ordine pubblico e della sicurezza“.

Viene da chiedersi, alla luce delle recenti dichiarazioni ufficiali del sindaco, se egli stesso non abbia destato allarme, incalzando i media e financo lo stesso Consiglio comunale a convocare con urgenza una seduta straordinaria, salvo poi, alla presenza dei vertici dell’Arma, rimangiarsi tutto, e, in modo stucchevole, scaricare ogni addebito ai media rei di avere, per l’appunto, ingigantito una percezione. Esattamente come accade in estate: c’è caldo, caldissimo. La temperatura è di 32 gradi, ma quella percepita è di almeno 45° all’ombra. Sudiamo, non vediamo l’ora di rinfrescarci al mare, tuttavia è solo una gigantesca percezione. Una straordinaria sensazione termica.

Dimenticando che egli stesso aveva parlato di “recrudescenza dei fenomeni criminali” (ieri sera il sindaco ha poi cercato il significato sul vocabolario) e di “allarmante scia di episodi delinquenziali”. Ma il sindaco, non nuovo a crisi di identità, ieri in Consiglio, ha dispensato complimenti all’Arma in una mielosa atmosfera natalizia.

Sia ben inteso, il lavoro delle forze dell’ordine è stato encomiabile. Nessuno asserisce il contrario e lo raccontano anche le nostre cronache quotidiane, i controlli sul territorio, il contrasto ai reati predatori, le operazioni e gli arresti eseguiti.

Tuttavia avremmo voluto risparmiarci una disamina interessata del sindaco che ha spudoratamente minimizzato il quadro, richiamandosi ai dati analitici, dimenticando quello che egli stesso aveva detto pochi giorni prima. Il trionfo della coerenza.

E allora, come dicevamo in premessa, adesso che conosciamo la verità. Adesso che abbiamo scoperto che è stata solo una percezione e che in fondo Giarre è una città tranquilla, possiamo gustare il nostro buon panettone, davanti il ceppo natalizio di piazza Duomo, ai piedi dell’albero di stelle rosse,  tra le sfavillanti luci di piazza Duomo e gli imponenti addobbi di via Callipoli e corso Italia.

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