Ancora disagi per i lavoratori antincendio. La denuncia del sindacato Sinalp -
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Ancora disagi per i lavoratori antincendio. La denuncia del sindacato Sinalp

Ancora disagi per i lavoratori antincendio. La denuncia del sindacato Sinalp

Operai antincendio licenziati e riassunti con incomprensibili ritardi e aggravamenti amministrativi. Nuove visite mediche e mobilità forzosa tra assessorati che costano danaro alle già magre casse della Regione Siciliana, rischio improduttività per mancanza di programmazione e impicci per i lavoratori, specie quando sarà ora di riscuotere gli emolumenti o ottenere una certificazione

La campagna forestale antincendio 2015 è nata sotto una cattiva stella. È iniziata con notevole ritardo e anche le assunzioni degli operai sono state differite e interrotte. Cosicché, per il completamento delle giornate garantite ope legis, dopo giorni di forti proteste, i lavoratori saranno costretti, per una novità introdotta dal governo Crocetta, a prestare servizio sotto la competenza di un altro assessorato regionale. In altre parole i lavoratori antincendio, in questo frangente, per completare le giornate 2015, non dipenderanno più dai rispettivi ispettorati provinciali, che fanno capo all’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, bensì transiteranno alle dipendenze dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea.
Tale mobilità “forzosa” tra assessorati, secondo il sindacato Sinalp, non è legittima e denota l’incapacità politica e amministrativa del governo regionale. “Si pensi che nel periodo quando gli operai dovevano lavorare, erano a casa e gli incendi, invece, erano spenti con gli interventi aerei – ci dice Maurizio Marino del sindacato Sinalp – pertanto, piuttosto di far lavorare gli operai il governo regionale ha preferito spendere i soldi in un altro modo. Ci chiediamo, perché tutto questo?” I responsabili del Sinalp, inoltre contestano al governo regionale che questa situazione mortificherà i lavoratori e potrebbe avere anche altre conseguenze sociali. Secondo le previsioni dei responsabili del sindacato a causa della mancanza di programmazione e progettazione dei lavori nei cantieri la maggior parte degli operai sarà impiegata in attività di tipo assistenzialistico, con il mero scopo di raggiungere le giornate garantite.
“Con questo andazzo – fanno sapere sempre dal sindacato Sinalp – si corre il rischio concreto che si sperperino milioni di euro e che nell’opinione pubblica si insinui sempre più l’idea secondo cui gli operai forestali siano dei parassiti sociali. E pensare che stiamo parlando di personale specializzato che potrebbe svolgere lavori utilissimi per il territorio, naturalmente se organizzati e coordinati come si deve. Ma la cosa grave è che non ci si rende conto che in questo modo si peggiora sempre più la situazione di un comparto, quello forestale, gestito malissimo, talvolta improduttivo e inutile a causa del malgoverno. Ci chiediamo – conclude Maurizio Marino – ma la Sicilia deve o non deve avere un suo Corpo Forestale con tutte le sottostrutture necessarie? Il comparto forestale è utile o inutile? Se le risposte fossero: “sì” e “utile”, allora bisognerà, urgentemente, riordinare l’intero settore rendendolo produttivo, perché non è più tempo di assistenzialismo clientelare e non è più possibile permettere di usare i lavoratori per scopi elettorali”.

Gaetano Scarpignato

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