Giarre: software e conflitto di interesse. Il sindaco Bonaccorsi risponde a Giannunzio Musumeci -
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Giarre: software e conflitto di interesse. Il sindaco Bonaccorsi risponde a Giannunzio Musumeci

Giarre: software e conflitto di interesse. Il sindaco Bonaccorsi risponde a Giannunzio Musumeci

Trascorso poco più di un mese il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, risponde agli interrogativi ed alle velate accuse rivoltegli dal consigliere Giannunzio Musumeci durante un’attività ispettiva del Consiglio comunale del 27 luglio scorso. Un argomento scottante, quello affrontato in aula: il leasing Early Warning, dietro il quale, a detta di Musumeci, si celerebbero presunti conflitti d’interesse

All’argomento era stato dedicato un articolo che descriveva tutti gli interrogativi del consigliere Musumeci (leggi Giarre, gestione servizi informatici. Giannunzio Musumeci denuncia presunti conflitti) e di seguito riportiamo la lunga risposta del sindaco.

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In relazione alle richieste dallo stesso effettuate si fa presente quanto segue.

Dalla prima parte dell’interrogazione, nella quale si fa riferimento a ricerche riguardanti “fatti accaduti sia nella precedente amministrazione che nell’attuale” (ricerche che come si vedrà dopo, sono, non solo lacunose, ma anche tendenziose e parziali), si apprende di esortazioni della Protezione Civile Regionale al Comune affinché lo stesso si dotasse di sistemi in grado di allarmare la popolazione non in possesso dell’Ente e non messi dai Dirigenti a disposizione del sottoscritto e pertanto non consegnati all’autorità giudiziaria. A specifica richiesta sulla motivazione che aveva spinto l’Ente ad attivare procedimenti che palesavano dubbi di legittimità, il Dirigente che aveva espresso i relativi pareri (sia quello tecnico che quello contabile), determinanti per gli acquisti si era così giustificato: “alla luce delle contestazioni fatte dal Sindaco, è chiaro che le procedure adottate risultano essere superficiali e che sono il risultato di un contesto organizzativo e procedurale rispetto al quale era quasi naturale che poi si determinassero le situazioni elencate dal Sindaco”.

Appreso ciò dall’interrogazione di cui sopra, il sottoscritto al fine di adempiere ai doveri di giustizia e consegnare all’autorità giudiziaria la documentazione da Lei citata, ovvero: Intimazione al Comune di Giarre da parte della “Protezione Civile Regionale di dotarsi di un sistema di allarmistica che potesse svolgere funzioni di monitoraggio ed allarmistica per eventi calamitosi”, Lei ha chiesto prontamente di fornire all’Ente la documentazione frutto della sua “ricerca”. La richiesta degli atti da Lei citati non è stata soddisfatta.

Tutto ciò premesso, in relazione ai dubbi palesati, si specifica, in ordine alle interrogazioni da Lei poste, quanto segue:

  1. Perchè non è stato utilizzato il sistema di Early Warning, acquisito dal Comune di Giarre nell’ambito delle procedure di allerta della Protezione civile comunale?

Risposta:

In data 12/04/2012 il Comune di Giarre riceve formale offerta da Telecom Spa per il “Servizio di Early Warning”. La Telecom arricchisce la stessa offerta con la “soluzione tecnica” che specifica i dettagli della proposta.

Lo stesso giorno nel quale arriva al protocollo la proposta (con determina n.179, del Dirigente Area II, dott. Letterio Lipari), con una celerità sorprendente, l’offerta è stata valutata dal punto di vista tecnico, indi valutata dal punto di vista economico, approvata ed accettata. Sempre lo stesso giorno (sic!), il Dirigente sottoscriveva il contratto di Telecom Italia, denominato “Early Warning” di noleggio per una durata di 30 bimestri per un importo complessivo di € 100.260,00 oltre IVA.

Da verifiche effettuate si è potuto accertare che non è stato espletato nessun bando di gara (così come è avvenuto per tutti i servizi di telefonia-pubblica illuminazione per svariati milioni di euro), non si è fatta alcuna congruità di prezzi, non sono state effettuate ricerche di mercato, né richiesti preventivi ad altre aziende del settore. Si è accertato altresì che l’Area che doveva esprimere il parere tecnico sconosceva dell’esistenza dello stesso.

Ovvero: l’Area III, che doveva utilizzare il Servizio “Early Warning”, il quale è stato valutato dal punto di vista tecnico-economico e poi acquistato con la suddetta determina dallo stesso dott. Lipari, ne sconosceva l’esistenza .

La fatturazione e la liquidazione delle fatture bimestrali relative al Servizio “Early Warning” è partita nei mesi successivi alla determina (pertanto negli stessi mesi nei quali il Comune dichiarava il pre-dissesto). Le Liquidazioni per i pagamenti sono state effettuate sempre dall’Area II – ovvero dall’autore della determina di acquisto – senza effettuare alcuna verifica circa l’utilizzazione del servizio che di fatto non era stato consegnato al Comune e dunque mai utilizzato.

Questa Amministrazione, accortasi di quanto accaduto, ha verificato altri acquisti da parte della Telecom avvenuti con procedure identiche o simili, e in accordo con i dirigenti della Telecom (vista l’irritualità delle procedure) si è ottenuto l’azzeramento di una serie di noleggi pari ad un canone bimestrale di circa € 70.000,00 che era stato pagato nei precedenti anni e che avrebbe dovuto pagarsi fino al giugno 2017.

Detto risparmio di 70.000,00 Euro bimestrale è da aggiungersi al rimborso effettuato da Telecom, che ha riconosciuto, dopo i controlli effettuati nei mesi scorsi sempre da questa amministrazione, l’addebito negli anni pregressi di importi non dovuti per l’importo complessivo di €uro 520.000,00 (cinquecentoventimila/00).

Pertanto, il “sistema di EarlyWarning” acquistato nel periodo della precedente Amministrazione è stato parzialmente pagato, mai consegnato all’Area III che avrebbe dovuto utilizzarlo, quantunque mai richiesto, e dunque mai utilizzato. Tutto questo è stato denunciato all’autorità giudiziaria e mi auguro che le indagini a breve possano far chiarezza sull’accaduto.

  1. E’ vero che vi sono dipendenti comunali che esercitano attività professionali in una società privata di Giarre chiamata Omnia srl?

Come succede in tutte le pubbliche amministrazioni, l’Ente in data 14/01/2011 (prot. 1663) con atto del Dirigente dott. Lipari, ha autorizzato un dipendente comunale che aveva richiesto di poter svolgere attività lavorativa presso la Omnia srl, al di fuori dell’orario di lavoro, nell’ambito di un progetto di formazione professionale.

  1. E’ vero che questa società ha, tra le proprie attività, la “creazione di siti web statici e dinamici con funzionamento sui moderni dispositivi mobili, come cellulari e tablet, con servizio di statistiche, per monitorare le ricerche e gli interessi della clientela, le parole chiavi di arrivo sul sito web e molto altro, in grado di consegnare decine di migliaia di email per giorno, con possibilità di personalizzare il testo dei messaggi con delle variabili a seconda del destinatario con semplice pianificazione dell’invio dei messaggi in anticipo, con possibilità di predisporre il re-invio periodico?

Si riscontra che quanto da Lei citato corrisponde all’attività dichiarata dalla società nel proprio sito internet.

  1. E’ vero che il Sindaco pro tempore è, o è stato, amministratore di tale società?
  2. E’ vero che in passato il Comune di Giarre ha acquistato servizi da tale società, anche nel periodo in cui il Sindaco è stato revisore dei conti del Comune di Giarre?

Alle due domande è opportuno dare un’unica risposta.

La Omnia ha fornito servizi internet al Comune di Giarre dal 1998 (determinazione della prima amministrazione “Toscano”), a seguito di gara pubblica, giusto verbale di gara del 16 giugno 1998. Rif. determina del Dirigente Ragioneria n. 161 del 12/05/1998. E tutto ciò sino al 31 dicembre 2006. Alla scadenza dell’annualità 2006 la società ha comunicato la sospensione dei servizi internet forniti, non sussistendo le condizioni per continuare.

In data 31/01/2007, il comune di Giarre, notificava con proprio messo comunale, lettera alla società Omnia chiedendo di non far cessare i servizi forniti “tenuto conto che trattasi di pubblico servizio”.

La lettera con la quale si chiedeva di non far cessare i servizi forniti ,“tenuto conto che trattasi di pubblico servizio”, veniva firmata dall’allora Assessore in carica Lopatriello (Sic!).

I Servizi, per come notificato dal Comune, venivano resi dalla Omnia fino a dicembre 2007, data della ultima prestazione fornita dalla società al Comune di Giarre.

Il sottoscritto, come succede nell’ambito del proprio lavoro (Art.27 del Decreto 2 settembre 2010, n. 169, pubblicato nella Gazz. Uff. n. 242 del 15 ottobre 2010), e come è sempre avvenuto dall’inizio della propria attività professionale, assume incarichi anche di amministratore di società

Dal 2002 e fino al 2008, come è di dominio pubblico (il mio curriculum è liberamente accessibile “on line” a tutti), il sottoscritto è stato amministratore anche della società “Omnia”, la quale, come si diceva, ha fornito i propri servizi “Internet” al Comune di Giarre dalla prima amministrazione “Toscano” (1998), e pertanto ben quattro anni prima dell’incarico professionale di amministratore della società Omnia. Dopo la non disponibilità a continuare il servizio oltre il 2006, vista la richiesta a firma dell’Assessore Lopatriello di non far cessare i servizi forniti “tenuto conto che trattasi di pubblico servizio”, la Omnia ha continuato la fornitura che in ogni caso è cessata il 31 dicembre 2007.

Il sottoscritto è stato revisore del Comune in coincidenza con la carica di amministratore della Omnia dal maggio 2006 al giugno 2008.

Pur non esistendo conflitto di interessi tra i due incarichi, nonostante la società fornisse detto servizio dal 1998 e pertanto ben otto anni prima la mia nomina a revisore, nello stesso anno di assunzione di incarico di revisore nel Comune (2006), la società Omnia comunicava la cessazione di un servizio iniziato nel 1998. La continuazione dello stesso “servizio” per il 2007 è frutto di una palese ammonizione del Comune, il quale nella propria comunicazione, a firma dell’Assessore Lopatriello, diffidava dalla cessazione ricordando che “trattasi di pubblico servizio”.

Sarebbe bastato al Consigliere Giannunzio Musumeci, restringere il campo delle ricerche nell’ambito delle proprie mura domestiche, e non spingersi oltre provincia, per apprendere la notizia che la Omnia ha svolto detto servizio per il comune dal 1998 al 2006, che nel maggio 2006 il sottoscritto era stato nominato revisore dei conti del Comune, che nonostante l’inesistenza di qualunque conflitto di interessi la società comunicava la cessazione del proprio servizio nello stesso anno (2006), e che nel 2007 è stato il Comune, qualificando l’attività prestata come “pubblico servizio” a chiedere, con atto firmato dall’Assessore Lopatriello, di non cessarlo e che in ogni caso lo stesso veniva interrotto il 31 dicembre 2007.

Sarebbe bastato altresì qualche minuto, vista la dimestichezza con internet, dichiarata dal Consigliere Musumeci, nella seduta di consiglio comunale dell’11 giugno scorso, per attingere le notizie di tutti i miei incarichi professionali tra i quali quelli di amministratore o di revisore dei conti.

  1. E’ vero quindi che il Comune di Giarre ha acquisito tale sistema per la protezione civile dalla Telecom SPA, 15° gruppo mondiale nel campo, tra i primi in Italia, e non lo sostituirà con un software simile dell’Omnia srl di Giarre?

In riferimento a tale ultimo suo dubbio si fa presente che le modalità di acquisto e soprattutto la celerità con il quale è avvenuto le sono state indicate al punto 1 delle risposte, per il resto della sua domanda, come Lei sicuramente saprà, gli acquisti, così come è stato fatto per “Early Warning” , rientrano tra le competenze dei Dirigenti di Area.

Giarre, lì 31/8/2015

Il Sindaco, Roberto Bonaccorsi

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