Sono pesantissimi i danni all’impresa di Nunziata provocati da un attentato incendiario che ha tutte le caratteristiche di una avvisaglia del racket delle estorsioni. Quattro i mezzi pesanti dell’impresa che gestisce una cava e che si trovavano parcati all’interno dell’area perimetrale dell’azienda edile completamente distrutti dalle fiamme appiccate sabato sera attorno alle 21 (sopra nella foto esclusiva di Gazzettinoline-NienteLimiti).

Come largamente anticipato, in esclusiva, da Gazzettinonline, autori del piano criminale sono state due persone, entrambe con il volto coperto e che sono state immortalate dalle telecamere di sicurezza dell’impresa di Nunziata.

I carabinieri del nucleo operativo hanno acquisito le registrazioni video alla ricerca di qualche indizio che possa condurre all’identificazione dei due sconosciuti che hanno agito con il volto coperto, consapevoli della presenza delle telecamere e che, una volta scavalcato il muro di cinta della cava, hanno cosparso di benzina i cofani dei mezzi pesanti per il trasporto della terra.

Il titolare della cava di Nunziata di Mascali che è stato interrogato nella notte dai carabinieri, ha confermato a Gazzettinonline di “non comprendere le ragioni del grave gesto intimidatorio, non avendo subito alcun tipo di minaccia”.