Giarre, incontro sindaco - commercianti -
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Giarre, incontro sindaco – commercianti

Giarre, incontro sindaco – commercianti

L’atto di indirizzo sui correttivi di via Callipoli? Carta straccia. Peggio. Il presidente della Commissione che ha promosso i mutamenti sui percorsi stradali? Messo alla porta. Altro che palazzo di vetro: la riunione dei commercianti con il sindaco Bonaccorsi sulle modifiche strutturali al piano viario della zona di via Callipoli alta si è tenuta nella stanza del primo cittadino a porte rigorosamente chiuse (leggi l’articolo Giarre, commercianti “assaltano” Municipio). Tenuti lontani tutti, stampa compresa (pure il fotografo). Eppure il tema era di interesse pubblico, ma era necessario affrontare la questione dei parcheggi pubblici, serenamente, distesamente, paradisiacamente  a porte chiuse. Tenuti a debita distanza anche i consiglieri di opposizione che hanno vanamente tentato di partecipare all’incontro, se non altro per comprendere quali sarebbero state le nuove strategie.

Dietro la porta è rimasto anche il presidente della Commissione che ha redatto l’atto di indirizzo poi votato in Consiglio comunale. Salvo Camarda, dopo vari tentativi, è finalmente entrato nella stanza del sindaco, riuscendo, in un record da “guinnes”, a rappresentare le proposte della Commissione nello spazio temporale di 2 minuti e 46 secondi. Un maestro della sintesi.

Il risultato dell’incontro, alla fine, è stato quello che l’atto di indirizzo è stato solennemente bocciato in quanto, come ha confermato a fine riunione lo stesso primo cittadino, la proposta di istituire il senso unico in via Callipoli nel tratto compreso tra piazza Alessi e il corso Matteotti, è tecnicamente impraticabile; in particolare i mezzi pesanti non riuscirebbero, attraverso l’altro asse di riferimento, la via Pirandello, a raggiungere il casello autostradale di Trepunti. Torna ora la proposta di utilizzare gli stalli di via Turati o di concedere per la sosta una porzione del marciapiede di via Callipoli. Aria fritta a vendere.

Risultato tangibile? Ci sono voluti quasi due anni per comprendere, tra riunioni di commissioni, audizioni e votazioni in aula che ciò che appariva sin da subito una follia urbana era, per l’appunto, una boiata pazzesca per dirla alla Fantozzi. Va da sé che l’ipotesi di modificare il senso di marcia su via Pirandello avrebbe potuto creare scompigli. Ancora peggio: far saltare “altissimi” equilibri”.

 

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