Giarre, mora da 1,2 milioni di euro. Precisazioni e smentite. Ma è caccia al colpevole -
Catania

Giarre, mora da 1,2 milioni di euro. Precisazioni e smentite. Ma è caccia al colpevole

Giarre, mora da 1,2 milioni di euro. Precisazioni e smentite. Ma è caccia al colpevole

Due mesi per fornire i chiarimenti su un presunto danno erariale che non ha precedenti. A scoprirlo, nell’ottobre scorso, i consiglieri dell’opposizione che avevano espresso stupore e indignazione per quella esorbitante mora da 1 milione e 200 mila euro derivante dal ritardato pagamento di una serie di fatture arretrate al fornitore di energia elettrica. Altarini svelati dopo l’analisi di un maxi emendamento durante una seduta di Consiglio dedicata all’approvazione del  Bilancio.  Come detto, a distanza di quasi due mesi, silenzio assoluto sulla documentazione, nonostante anche una richiesta ufficiale del Segretario generale, Manno, del 20 ottobre scorso. Niente carte anche per il Collegio dei Revisori dei Conti se non una poco rassicurante risposta, a firma congiunta dei dirigenti comunali, Lipari e Russo, del 17 novembre scorso, nella quale si informava che “la complessità delle procedure relative a gestioni assegnate ad aree diverse, a numerose annualità e a diversi rapporti contrattuali susseguitisi negli anni, richiedono approfondimenti e valutazioni non esitabili in tempi brevi”.

Durissima la reazione dei consiglieri di opposizione Tania Spitaleri e Gabriele Di Grazia: “è curioso come a distanza di quasi due mesi non ci siano stati recapitati gli atti, ancor più se si pensa che su questo argomento è stato presentato un emendamento, per il pagamento delle fatture e delle more, illustrato dal consigliere Francesco Cardillo e sulla cui gravità si era espresso in Consiglio comunale anche il Collegio dei revisori che ha paventato, come noi, un possibile danno erariale. A chi giova questo assordante silenzio? Non, di certo, ai cittadini giarresi”. Il sindaco Roberto Bonaccorsi, dal canto suo, si è affrettato a gettare acqua sul fuoco asserendo che il dirigente tecnico Russo aveva recapitato l’intera documentazione richiesta dai revisori e dai consiglieri di opposizione, digitalizzandola su un cd-rom.

DANIELE FRESTAAncora più sorprendente è stata poi la duplice risposta (accanto, a sinistra, la foto della mail) fornita a tal proposito dal presidente del Collegio dei revisori, Daniele Fresta ammettendo che ad oggi (il 9 dicembre) “non ha ricevuto alcuna documentazione inerente la vicenda delle fatture”. Poi, solo dopo che la bomba è esplosa, ritrova la via di Damasco (leggasi via Callipoli 81, primo piano) e torna a precisare che la documentazione richiesta il 17 ottobre scorso, in realtà, è stata trasmessa all’ufficio dei Revisori il 4 dicembre scorso, e che solo oggi, 10 dicembre, casualmente, ha potuto visionarla.

Il cd-rom, si apprende, risulterebbe, però, incompleto e come detto, è stato recapitato solo ai Revisori dei conti e non ai consiglieri della minoranza che avevano sollecitato a gran voce la documentazione riguardante fatture e contratto con il fornitore di energia elettrica al Comune. Resta da capire se nella matassa di documenti e fatture e schede esplicative, si riuscirà a comprendere se vi sono o meno delle responsabilità. Peggio. Delle presunte negligenze di qualche dirigente che avrebbe gestito contratti e fatture con una leggerezza da far impallidire il velo della carta igienica Fox. Vedremo se in tutta questa vicenda non c’è un colpevole. E chissà che non si renda necessario chiamare in causa, di nuovo, qualche psicologo.

 

TUTTI I DOCUMENTI ESCLUSIVI:

LA RISPOSTA CONGIUNTA DEI DIRIGENTI E LA NOTA DEL SEGRETARIO MANNO

RISPOSTA CONGIUNTASOLLECITO MANNO

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