Sant’Alfio, approvato Bilancio di previsione 2014 -
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Sant’Alfio, approvato Bilancio di previsione 2014

Sant’Alfio, approvato Bilancio di previsione 2014

Il Consiglio comunale di Sant’Alfio, presieduto da Renato Ferdinando Finocchiaro, con i soli voti della maggioranza (consiglieri Paternò, Maria Coco, Milo, Tropea, Neglia, Mauro, Grasso e Finocchiaro) ha approvato il bilancio previsionale 2014 nella seduta di martedì 11. Astenuti i consiglieri di minoranza. Presenti alla’importante seduta, per l’amministrazione, il sindaco, Giuseppe Maria Nicotra, il vice sindaco Salvo Tornabene e l’assessore Leonardi; il revisore dei conti Leonardo Torrisi e il responsabile del servizio finanziario Carlo Greco.

Secondo il sindaco Nicotra: “questo bilancio approvato a novembre risulta ormai un bilancio consuntivo, con quasi tutti i capitoli impegnati o addirittura spesi, quindi danno poco margine di azione e programmazione, si spera nel nuovo anno che possa essere approvato entro il primo semestre”. Il primo cittadino ha fatto sapere che l’amministrazione comunale “ha intrapreso un controllo sui totali evasori o parziali al fine di spalmare al meglio la pressione fiscale e quindi diminuirla per quanti finora pagano costantemente i tributi”.

Condivisione totale sulle parole del sindaco è stata espressa dal presidente del Consiglio Finocchiaro e dal capogruppo di maggioranza Benedetta Paternò. Il consigliere Carmelo Coco, invece, con propria dichiarazione di voto (allegata a gli atti del Consiglio) ha auspicato “dei piani di sviluppo imprenditoriale e territoriale al fine di evitare lo spopolamento del paese, in corso e quindi un cambio di tendenza per il paese stesso, applicando anche dei piani di incremento imprenditoriale”. Il sindaco Nicotra ha rilevato che “i Piani  proposti, sono impossibili da applicare a causa dei bassissimi margini di azione che si hanno sullo strumento finanziario previsionale, che di fatto lo fanno divenire una sorta di presa d’atto e che quindi per realizzare queste opere strutturali bisogna necessariamente attingere a fondi europei o regionali”.

Mario Pafumi

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