Anche Linguaglossa chiede lo stato di calamità -
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Anche Linguaglossa chiede lo stato di calamità

Anche Linguaglossa chiede lo stato di calamità

Anche il Comune di Linguaglossa, per volere dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Rosa Maria Vecchio, ha chiesto di essere inserito nella lista dei 17 Comuni isolani per cui è stato dichiarato lo stato di calamità a causa del violento nubifragio abbattutosi nei giorni scorsi sul versante ionico.

Il territorio del Comune di Linguaglossa, nella mattinata del 5 novembre, è stato investito da una perturbazione meteorologica di grande intensità che ha fatto registrare la caduta di gran quantità di pioggia (in particolare dalle ore 07 alle 15, sono caduti sul centro abitato circa 330 mm di pioggia ) e messo a dura prova il sistema di deflusso delle acque piovane del centro abitato.

nubifragio danni “Abbiamo ritenuto – ha commentato il sindaco – che la prima cosa da fare era quella di mettere in sicurezza le strade da tutti i detriti e materiali che in esse si erano riversati. Sono state prontamente emanate ordinanze sindacali per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per il divieto di circolazione dei ciclomotori e per la sospensione del mercato settimanale. I funzionari comunali hanno tempestivamente redatto le relative relazioni che sono state inviate prontamente alla Protezione civile. La delibera della Giunta regionale lascia spazio all’inserimento dei danni causati man mano che essi vengono documentati”.

Nel corso dell’emergenza sono state segnalate infiltrazioni di acque piovane in edifici pubblici e privati. La portata dei torrenti S. Leonardo e Ciapparotto ha causato l’isolamento della parte nord del paese. L’eccezionale quantità di precipitazioni ha inflitto un durissimo colpo alla viabilità rurale del paese. La viabilità del centro abitato ha notevolmente sofferto a causa dello svellimento del manto stradale, saltato completamente in tantissime strade urbane e rurali. Sono tanti i danni causati da tanti giorni di intemperie che hanno messo in ginocchio il territorio della Sicilia orientale. Linguaglossa flagellata dal maltempo, come tanti altri comuni dell’area interessata dal ciclone, fa la conta dei danni e confida negli aiuti degli enti preposti per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità.

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