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Pronto Soccorso, situazione intollerabile!

Pronto Soccorso, situazione intollerabile!
dott. Scala

dott. Scala

Dalla carenza di personale sia infermieristico che medico sino a quella di sedie a rotelle e lettini. Questo è il quadro devastante di un Pronto Soccorso che, durante l’estate,  è letteralmente “scoppiato” e che ha “sopportato” una mole di lavoro maggiore con strumenti che neanche un ospedale da campo…

In redazione nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera – chiaramente non firmata – che, con dovizia di particolari, illustra una situazione drammatica di carenza di infermieri al P.S. e, seppur in maniera “folkloristica”, indica dove poter recuperare le risorse che servono (altri infermieri da altri reparti). Solitamente alle lettere anonime non diamo credito ma stavolta abbiamo deciso di verificarne il contenuto. Mentre facciamo le nostre piccole verifiche ci arriva tra le mani anche una lettera del coordinatore del Tribunale dei Diritti del Malato, Giuseppe Patané, che denuncia queste ed altre “storture”.

Inutile raccontare le conferme ottenute, le carte raccolte, che testimoniano come, nonostante negli anni ci siano state sempre proteste per l’ospedale, la situazione a tutt’oggi permane uguale anzi forse peggiora. E siccome è luogo comune pensare spesso che sia solo colpa della politica e che le sorti dell’ospedale dipendano dall’assessore regionale alla Sanità di turno (oggi la Borsellino) o piuttosto dal sindaco di Giarre di turno (oggi Bonaccorsi) vogliamo condividere una riflessione.

In questi mesi l’ospedale è stato oggetto di ben 2 visite dell’assessore regionale Borsellino, c’è stata una manifestazione di protesta con un volantinaggio al casello autostradale di Giarre che ha visto numerosi sindaci (Giarre, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia) insieme a consiglieri comunali di diversi Comuni partecipare e ci siamo chiesti quale potesse essere il motivo da parte di tutti loro di perdere tempo se non realmente interessati… Abbiamo cercato di trovare “il male”, di capire il trucco, di carpire delle “mezze frasi” o intuirne le sensazioni pensando che ognuno avesse un fine diverso da perseguire. Durante l’ultimo sopralluogo, quello operativo, avvenuto qualche giorno fa, da parte dell’assessore Borsellino tutto ci è apparso chiaro. Alle domande dell’assessore che pretendeva verifiche e chiarimenti su alcune criticità dell’ospedale dai dirigenti preposti emergevano risposte “imbarazzate e imbarazzanti” come di chi sa e non vuole dire al punto da stupire la stessa Borsellino. Ecco la conferma del nostro sospetto.

Negli anni, probabilmente, chi ha gestito in concreto le risorse umane, economiche e strumentali, è stato il primo carnefice di questa struttura. Forse, o per meglio dire probabilmente, lo avrà fatto con la complicità della politica (di una certa politica) ma oggi abbiamo la sensazione di trovarci davanti ad interlocutori politici (pensiamo alla Borsellino o ai sindaci del comprensorio) che tutto ci hanno trasmesso tranne quella sensazione di “menefreghismo e presunzione” in passato riscontrata. E allora se il nostro ragionamento ha un fondamento di verità, e ce l’ha, e se è anche vero che un dirigente di azienda privata (cui un’azienda ospedaliera è paragonabile) risponde dell’andamento della stessa pagandone le conseguenze in caso di risultati negativi ci chiediamo come possa essere giudicato il lavoro, negli ultimi 5 anni, ad esempio, del direttore sanitario del presidio degli ospedali riuniti di Acireale e Giarre…

Ci stiamo rivolgendo a chi ha avuto gli oneri e gli onori della direzione sanitaria dei presidi giarrese e acese, quindi al dott. Giuseppe Spampinato ed al dott. Salvatore Scala (per la precisione il dott. Scala arriva ad Acireale-Giarre nel 2009, viene rimosso e trasferito il 20/8/2012 ed al suo posto subentra il dott. Spampinato. Il 4 febbraio 2014 il dott. Scala rientra ad Acireale-Giarre). Non riteniamo possibile nè corretto che si possa ricoprire un ruolo dirigenziale scrollandosi di dosso le conseguenti responsabilità e ci riesce difficile ritenere del tutto ignaro di certe sconcezze e della situazione “catastrofica” che sta vivendo il Pronto Soccorso di Giarre chi quella funzione ha ricoperto e chi ad oggi la ricopre. Se permettete, pretendiamo risposte dall’attuale direttore sanitario, dott. Scala (nella foto a sinistra), perché la misura è colma, ma la voglia di lottare per il diritto alla salute non si è ancora esaurita. La lettera che abbiamo ricevuto l’ha ricevuta pure lui, ma è visibile a tutti che ancora nulla è cambiato. Il direttore faccia – se non lo avesse ancora fatto – un’analisi urgente e seria di questa e  di altre criticità risolvibili con un po’ di buona volontà e si adoperi con tutti i mezzi a sua disposizione affinché si possa smentire chi pensa che i dirigenti si limitino solo a mettere in ordine “le carte”…

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