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Riposto: il Consiglio comunale si spacca sulla Tari depositi agricoli

Riposto: il Consiglio comunale si spacca sulla Tari depositi agricoli

La proposta di esentare dal pagamento della tassa sui rifiuti i depositi che si trovano nelle zone agricole è stata al centro della seduta di ieri sera del Consiglio comunale di Riposto.

La proposta è stata presentata dal consigliere Sebastiano De Salvo e sottoscritta dall’avv. Carmelo D’Urso, Giovanni Pennisi, Antonino Virgitto, Biagio Daidone, Alfredo Scalia, Sebastiano Bergancini e Claudia D’Aita.

«Non pensiamo sia giusto – spiega De Salvo – far pagare questa tassa a quei cittadini che nelle zone agricole hanno depositi dove vanno solo a posare la zappa o il trattore e ne hanno un uso solo di ingresso e uscita.

I pareri contabile e tecnico alla proposta sono stati contrari. L’esperto in materia economico finanziaria Alfio Spinella ha spiegato che la proposta era troppo generica per esprimersi.

Ne è nato un dibattito, tra i vari interventi, l’avv. Carmelo D’Urso ha proposto di scostarsi dai pareri contrari, mentre Francesco Grasso ha parlato dell’iniquità della legge per cui per i magazzini rurali non si paga la tassa se il proprietario è imprenditore agricolo mentre il piccolo proprietario non imprenditore agricolo deve pagare.

Saro Cerra ha sottolineato che la proposta viene presentata in campagna elettorale e ha ricordato un suo emendamento a suo tempo fu bocciato; si è detto favorevole comunque a inserire delle agevolazioni ma prevedendo delle limitazioni.

Tra i più critici alla proposta la presidente del civico consesso Mariella Di Guardo: «E’ una modifica del regolamento assolutamente strumentale al periodo in cui ci troviamo. Questa proposta sarà inviata al ministero dell’economia ove è in esame la nostra pratica di pre-dissesto, sarà di sicuro bocciata in quanto creerà degli squilibri di bilancio: in un clima di pre-dissesto non si possono ridurre tributi! Qualora dovesse passare è bene che la cittadinanza sappia che l’asse tributario si sposta da questi edifici rurali destinati a deposito al resto dei contribuenti in quando la copertura del servizio rifiuti deve essere integrata. Inoltre, non comprendo come consiglieri esperti in materia giuridica possano fare una proposta della norma fiscale che come quella penale non è mai retroattiva. Si tratta di un comportamento ingannevole nei confronti di questi contribuenti che hanno magazzini rurali ai quali verrà promessa l’esenzione dei tributi ma appena tornerà la delibera bocciata dal ministero dovranno pagare il corrente e gli arretrati».

La trattazione della proposta è stata rinviata a data da destinarsi in quanto il consigliere Saro Cerra e altri consiglieri hanno presentato un emendamento-modifica alla proposta, era necessario il parere tecnico ma l’esperto che doveva esprimere il parere era assente. Cerra ha rivendicato di avere pensato da tempo questa modifica mentre, invece, secondo l’avv. Carmelo D’Urso, l’emendamento andava messo ai voti in quanto formulato in relazione al parere.

 

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