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Francavilla di Sicilia: che sia la “Svolta” buona anche per gli impiegati comunali

Francavilla di Sicilia: che sia la “Svolta” buona anche per gli impiegati comunali

“Vibrata” lettera dei consiglieri del gruppo di maggioranza a tutti i dipendenti del municipio di Piazza Annunziata per esortarli ad una maggiore produttività in quanto la macchina amministrativa del centro dell’Alcantara sarebbe pressoché ferma e, come tale, motivo di malumori, rimproveri e proteste da parte dei cittadini

Tutti i dipendenti del Comune di Francavilla di Sicilia si sono visti recapitare nei giorni scorsi una lettera a firma dei consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “La Svolta”, che alle elezioni amministrative dello scorso giugno ha espresso il sindaco risultato eletto Vincenzo Pulizzi. Si tratta di una missiva il cui intento è quello di spronare gli impiegati municipali francavillesi a dare il meglio di sé perché, evidentemente, qualcosa non andrebbe per il verso giusto nella macchina burocratica che dovrebbe reggere le sorti della cittadina dell’Alcantara.

«Carissimi dipendenti comunali – esordiscono nella loro lettera i consiglieri “svoltini” – in accordo con la Giunta abbiamo deciso di scrivervi questa missiva in quanto la gestione amministrativa del nostro ente deve essere basata su due linee mai parallele, bensì intersecate per fondersi in un’unica azione. In pratica, la cosiddetta “politica” ed il lavoro svolto dagli uffici devono costituire un tutt’uno, nell’obiettivo di fare del bene per Francavilla e per tutti i francavillesi».

I consiglieri comunali di maggioranza, guidati dal capogruppo Filippo Grifò, denunciano quindi senza mezzi termini le “criticità” degli uffici di Piazza Annunziata, che a questo punto non sono solo i problemi legati al fatiscente tetto del palazzo municipale, di cui tanto si discute in questi giorni…

«Non è ammissibile – scrivono al riguardo gli esponenti de “La Svolta” – continuare a sentire proteste, mugugni, rimbrotti e rimproveri per una macchina amministrativa praticamente ferma o quasi. Conosciamo l’impegno di ognuno di voi nello svolgere le proprie mansioni, ma, visti alcuni risultati, tale impegno o non è sufficiente o non viene espletato al meglio. E’ dunque necessario intervenire per il rispetto che meritano la nostra municipalità, voi ed il vostro lavoro ed i nostri concittadini, i quali devono sentirsi orgogliosi dei loro amministratori e dipendenti comunali. Ci rendiamo conto delle difficoltà che dovete quotidianamente affrontare a causa delle evidenti carenze tecniche degli uffici, ma questo non deve rappresentare una giustificazione a mancanze operative. Non sono tollerabili il disinteresse, il menefreghismo ed il lassismo, atteggiamenti questi che ci spingeranno, attraverso la presentazione di eventuali interrogazioni, a sollecitare l’Amministrazione Comunale affinché la stessa, con l’ausilio dei capi area, si adoperi con ogni mezzo consentito dalla legge per difendere gli interessi dell’ente e dei cittadini».

Alle “bacchettate” segue quindi un’offerta di dialogo. «Per quanto ci riguarda – concludono i consiglieri comunali di maggioranza – il nostro obiettivo non è dividere o creare contrasti, e siamo disponibili al confronto ed a venire incontro alle vostre esigenze. Auspichiamo pertanto, e ne siamo fiduciosi, che il passo successivo a questa nostra missiva possa essere il confronto tra gli amministratori ed ognuno di voi al fine di valutare serenamente responsabilità e problematiche e ricercare congiuntamente le soluzioni migliori per assicurare al nostro paese un futuro diverso, all’insegna di quel cambiamento di cui anche voi impiegati comunali dovete essere protagonisti».

Nella loro lettera ai dipendenti municipali, i consiglieri del gruppo “La Svolta” ne approfittano per sottolineare che «la responsabilità che ci siamo assunti di rappresentare i nostri concittadini comporta onori ma soprattutto oneri. Ma lo abbiamo fatto con grande consapevolezza e convinzione perché sicuri di poter ottenere risultati positivi per la nostra comunità. Già all’indomani delle elezioni che hanno decretato il nostro successo, abbiamo voluto dare il buon esempio rimboccandoci in prima persona le maniche attraverso il cosiddetto “volontariato”. Questo perché ci reputiamo cittadini comuni e gente del popolo, che non dobbiamo difendere posizioni né “sistemare” situazioni, bensì programmare l’attività amministrativa pensando a questi cinque anni di mandato, e non oltre».

Rodolfo Amodeo    

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