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A Riposto tutti d’accordo nell’allungare il piano di riequilibrio finanziario

A Riposto tutti d’accordo nell’allungare il piano di riequilibrio finanziario

Cielo sereno a Riposto in Consiglio comunale, riunitosi di domenica mattina per approvare il ricorso alla riformulazione del piano di riequilibrio finanziario, come consentito dalla legge di bilancio 2018. Nessuna delle burrasche che sono precipitate a Giarre in occasione della seduta di Consiglio comunale tenutasi di giovedì per trattare lo stesso argomento.

Il Civico consesso ripostese ha votato, quasi all’unanimità, la proposta per sfruttare l’opportunità che viene data ai Comuni per spalmare ulteriormente in più anni il piano di riequilibrio finanziario già in corso. E ha scelto di spalmare il piano (e quindi il pagamento dei debiti) a 15 anni, rispetto agli attuali 8.

La commissione bilancio, presieduta da Saro Caltabiano, si era riunita sabato mattina per studiare la proposta di delibera: «Questa proposta è opportuna – dice Saro Caltabiano – perché tutti sappiamo le difficoltà che si incontrano nel gestire i bilanci di tutti gli enti per le problematiche sorte a seguito della recente normativa finanziaria sull’armonizzazione dei bilanci. Di fatto i bilanci adesso camminano sulla capacità dei Comuni di incassare i tributi: tutti gli enti soffrono nella capacità di incasso, si generano delle perdite di gestione e questo influisce sulla capacità di portare avanti il piano riequilibrio. Del nostro piano, articolato in 8 anni, abbiamo concluso già 5 anni, però ci rimane un debito di 2milioni di euro, più qualche altra perdita che scaturirà dal contenzioso che abbiamo con l’Ato in liquidazione e abbiamo altre passività potenziali per 1milione 800mila euro complessivi. Per questo è opportuno aderire alla proposta di portare il piano di riequilibrio da 8 a 12 anni. Anzi, abbiamo proposto portarlo da 12 a 15 così diamo capacità maggiore all’Ente di gestire le spese».

«La proposta dell’amministrazione è seria sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo politico – ha detto il consigliere di opposizione Ezio Raciti -. A 4 mesi dalle elezioni l’amministrazione ha mostrato serietà politica per mettere l’Ente nelle migliori condizioni economiche: questa amministrazione potrebbe non esserci nel prossimo mandato, quindi ha lavorato anche per una eventuale altra amministrazione». Raciti era favorevole a spalmare il piano a 12 anni e si è astenuto al voto per l’allungamento del piano a 15 anni.

«Con un percorso di risanamento vero che abbiamo fatto abbiamo già pagato diversi milioni di debiti fuori bilancio – ha commentato il sindaco Enzo Caragliano – adesso stiamo dando ulteriore possibilità all’ente di respirare. Il percorso di risanamento è stato fatto di concerto con il Consiglio. Chiunque vincerà le elezioni avrà un minore affanno nel chiudere i bilanci. Io li ho chiusi anno per anno».

Maria Gabriella Leonardi

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