Credevamo di stare leggendo una barzelletta o di assistere ad uno scherzo di pessimo gusto e invece no. Purtroppo no. Piuttosto abbiamo letto un comunicato a commento delle recenti minacce ricevute dal sindaco di Riposto Enzo Caragliano ed all’assessore Gianfranco Pappalardo Fiumara (clicca e leggi Riposto, lettere minatorie con coltelli indirizzate al sindaco Caragliano e assessore Pappalardo Fiumara. Nelle missive esplicite minacce di morte) a “firma” del circolo ripostese del Pd ovvero a firma di quei rappresentanti (nelle istituzioni e non) di uno dei maggiori partiti italiani (il secondo per consensi dopo il Movimento 5 Stelle) che ci ha lasciato stupiti e disgustati. Fortunatamente non sono solo nostre tali sensazioni ma sono condivise da tanti, anche all’interno del circolo Pd di Riposto.

Il testo del comunicato riporta: “La vicenda delle lettere minatorie ricevute dal sindaco e dall’assessore Pappalardo ha destato in noi notevoli perplessità condivise da tanti cittadini. Ci appare inverosimile che possano essere nel mirino di chicchessia, per l’attività svolta, amministratori che non hanno fatto nulla di lesivo di rilevanti interessi.

La nostra ipotesi è molto semplice. Qualche persona amica del sindaco e dell’assessore Pappalardo ha organizzato la messinscena, ovviamente a loro insaputa, nel convincimento che gli stessi avrebbero tratto vantaggi nel momento delle elezioni. Una strenna  natalizia da parte di un balordo. Ci auguriamo che la polizia giudiziaria indaghi in direzione della simulazione della minaccia“.

Fin qui il comunicato. Cosa commentare? Saranno sicuramente contenti i carabinieri della Compagnia di Giarre che stanno indagando sul caso per il prezioso suggerimento. Chissà che non ricevano i questi giorni una visita degli autori della nota che potranno fornire loro importanti indizi per le indagini. Nel frattempo, però, qualcuno ha perso l’occasione di tacere. A nostro modesto avviso avrebbe fatto figura migliore. Soprattutto con il simbolo del Partito Democratico.