Monumento ai Caduti di Riposto: la precisazione del sindaco Caragliano -
Catania
10°

Monumento ai Caduti di Riposto: la precisazione del sindaco Caragliano

Monumento ai Caduti di Riposto: la precisazione del sindaco Caragliano

Riceviamo e pubblichiamo la replica del sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, all’articolo Riposto, quando la memoria crolla… nell’indifferenza!

“Abbiamo grande rispetto delle segnalazioni di presunte inadempienze, sciatterie burocratiche e siamo i primi ad indignarci chiedendo subito ragguagli. Questa amministrazione si è distinta in questi anni nell’aver mostrato sensibilità e tempismo specie quando un potenziale disservizio creato da terzi determina un danno alla collettività.

Appena pochi giorni fa, ancora una volta, i cosiddetti “cercatori dell’oro rosso”, il tanto prezioso rame, hanno tentato di asportare diverse centinaia di cavi elettrici – a servizio della pubblica illuminazione di via Salvatore Patti – dopo averli tranciati.

Gli uffici preposti nello spazio temporale di poche ore hanno accertato l’origine della presunta avaria dei corpi illuminanti, provvedendo tempestivamente al ripristino, nel precipuo obiettivo di riattivare il più rapidamente possibile gli impianti di pubblica illuminazione dislocati lungo un asse viario di primaria importanza.

Ciò detto, troviamo stucchevole il modo con il quale veniamo accusati circa le condizioni del monumento ai Caduti di villa Pantano. L’estensore dell’articolo si è lasciato travolgere da una valanga filosofica, descrivendo con il tenore di una tragedia il danneggiamento della lastra in marmo collocata ai piedi della Minerva del monumento, ritenendolo un episodio gravissimo, inaccettabile, ancor più dopo avere accertato la presunta negligenza di questa Amministrazione nel non aver provveduto al suo immediato ripristino.

E così, l’articolista, spinto da un anomalo fervore, ha trovato lo scoop dell’anno descrivendo l’accaduto come un tipico esempio di indifferenza, accusando con soave poesia giardinieri e manutentori di non aver notato quel marmo spezzato, coinvolgendo, financo, nella sua letteraria disquisizione, il leone che sovrasta l’area monumentale di villa Pantano.

L’autore dell’articolo relativamente ai tempi di intervento ci accusa di non essere stati tempestivi, dimenticando che la macchina amministrativa ha tempi e modalità ben precisi. A meno che non si voglia agire con metodi alternativi vigenti nel recente passato e che non ci appartengono. Chi scrive, poi dimentica, evidentemente in maniera deliberata, le condizioni in cui versava la villa comunale, assediata da sterpaglie e involgarita dai rifiuti. Davvero una straordinaria eredità!

Leggendo il lungo articolo, siamo rimasti commossi e colpiti da tanto attaccamento. Una melanconica “ripostesità” che, davvero, sulle prime, ci ha spiazzato. Poi, ad un tratto, tutto ci è apparso chiaro. E’ bastato, infatti, scorrere fino in fondo all’articolo fino a scorgere la firma dell’articolista. Improvvisamente la luce una volta scoperto l’autore di cotanta poesia: Corrado Petralia.

Lo stesso Corrado Petralia, assessore nella Giunta Spitaleri le cui gesta – giusto per rimanere nel linguaggio dell’articolista – rimarranno scolpite nella storia amministrativa di questa città. Quello di Petralia – peraltro in largo anticipo rispetto alla campagna elettorale delle prossime amministrative – sembra essere il tipico atteggiamento del nichilista (cosi li ha ben identificati Nietzsche) ovvero di coloro i quali non vogliono qualcosa, ma che le cose non ci siano. Pieni di risentimento, di livore, essi sono contro tutto ciò che emerge, contro tutto ciò che funziona, che è sano. Il più delle volte stanno sempre dalla parte dei nemici dell’amministrazione di turno, chiunque essi siano. Cosi mordono, abbaiano, si indignano, si esaltano della loro ferocia”.

Enzo Caragliano, sindaco di Riposto

Potrebbero interessarti anche