Acireale, presentata l'autoantologia di poesie (1995-2015) “Ti parlerò d'amor” di Rita Caramma -
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Acireale, presentata l’autoantologia di poesie (1995-2015) “Ti parlerò d’amor” di Rita Caramma

Acireale, presentata l’autoantologia di poesie (1995-2015) “Ti parlerò d’amor” di Rita Caramma

L’Università popolare “Giuseppe Cristaldi” di Acireale (UPGC) ha organizzato nella propria sede un gradito pomeriggio culturale per presentare l’autoantologia di poesie (1995-2015) “Ti parlerò d’amor” di Rita Caramma, edizioni Depranum, con prefazione di Italo Spada.

La giornalista e poeta Caramma è nativa di Augusta ma fin dalla sua adolescenza vive ad Acireale dove si è diplomata al liceo classico “Gulli e Pennisi” conseguendo, poi, la laurea in Scienze politiche all’università di Catania. Aggiungiamo che è abilitata a insegnare Scrittura creativa a seguito di specializzazione conseguita a Napoli nei corsi tenuti dalla scrittrice Antonella Cilento.

La serata è stata aperta dai saluti di Roberto Cristina presidente dell’UPGC, associazione di formazione extrascolastica della persona istituita nel 1998, e dai suoi complimenti per la tenacia e volontà creativa di Rita Caramma nel promuovere la “poesia”. A seguire la presentazione del volume a cura di Jole Trovato, già docente di letteratura e lingua inglese nelle scuole secondarie di secondo grado, e già presidente dell’U.P.G.C. dal 2004 al 2006.

La prof. Trovato ha sottolineato che “Ti parlerò d’amor”, il titolo della raccolta dei versi, è avvincente perchè come dice Dante nel chiudere la Cantica terza (Paradiso) della sua Commedia “l’amore muove il mondo e le altre stelle”, e inoltre richiama Jacques Prèvert e la sua  struggente poesia “Questo amore”.

“E’ nella raccolta dei versi di Rita di cui ci occuperemo stasera – ha evidenziato –  il leit motiv è appunto l’amore”. Ha quindi presentato il poeta e dato il via ad una intervista con significative domande. Eccone alcune: “come si concilia la tua giornata tra il lavoro di giornalista e la passione per la poesia”; “per quale opera hai ricevuto, nel 2010, il premio Ercole Patti?”; “cosa apprezzi di più nella poesia di Alda Merini”; “a quale corrente poetica ti senti più vicina?”, ed altro.

Dalle chiare risposte i presenti hanno avuto modo di toccare con mano il percorso culturale e umano della Caramma: sogni, speranze, ricordi, delusioni, amori, il tutto con un sottofondo di leggera malinconia, foriera di attesa. Si è evidenziato che il poeta in “Bagliori”, “Attesa del niente” o in “Riflessioni” ha amato ascoltare la voce dell’anima, mentre in altre i giusti richiami degli affetti familiari: il padre, la madre, la vecchia casa dei nonni sul mare di Augusta.

Non basta essere vivi per vivere, soltanto la forza di vivere con il respiro dei versi conduce ad interrogarsi sulla propria esistenza, sul proprio passato, sul futuro. Tra le varie risposte della Caramma ci piace riportare quella sul senso e valore della poesia.

“La poesia, – ha ripetuto – la poesia vera è studio, ricerca, lavoro e non soltanto emozione, come tanti affermano. La poesia è canto, è ritmo, melodia, armonia e pertanto ho suggerito all’editore di intercalare le mie poesie con versi di canzoni celebri”. Lo svolgimento della serata è stato impreziosito dagli intermezzi musicali con la chitarra elettrica di Gesuele Sciacca (foto), medico geriatra, compositore di musiche per orchestra, di musicoterapia e musiche per le poesie dei classici. Ed ancora dalla sua voce e da quelle di  Daniela Greco, cantante,  e Angela Aleo, soprano, che hanno entusiasmato cantando le poesie “Sax”, “L’attesa” e “Bizzarre solitudini” della Caramma e,  infine con l’esecuzione di “Ti parlerò d’amor” di Wanda Osiris.

Camillo De Martino

Nella foto di copertina, da sinistra: Roberto Cristina, Jole Trovato, Rita Caramma

Nella foto a destra, da sinistra: Gesuele Sciacca, Daniela Greco e Angela Aleo

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