La viabilità cittadina continua a rappresentare uno dei principali nodi irrisolti dell’amministrazione Cantarella. Tra doppi parcheggi, sosta selvaggia e traffico ingestibile in alcune zone nevralgiche del centro urbano, si torna a parlare – con sempre maggiore insistenza – di strisce blu, quelle aree di sosta a pagamento che un tempo regolavano (almeno in parte) la circolazione e offrivano un minimo di ordine.
Eppure, oltre un anno fa, è stato approvato il regolamento che dava il via all’amministrazione comunale per riattivare il sistema delle strisce blu. Un provvedimento che avrebbe potuto garantire maggior controllo, rotazione dei parcheggi e, non meno importante, introiti aggiuntivi per le casse comunali. Ma da allora il nulla.
Quello che doveva essere un passo concreto per migliorare la mobilità urbana e riportare un po’ di ordine in città è rimasto lettera morta. Nessun bando, nessuna gara, nessun servizio riattivato. Solo promesse e silenzi. Il risultato è che Giarre continua a essere ostaggio di un traffico caotico, con automobilisti che faticano a trovare parcheggio e aree centrali congestionate da mezzi in sosta irregolare.
A pesare è anche la perdita economica derivante dalla mancata riattivazione del servizio: si stima che in un anno il Comune abbia rinunciato a migliaia di euro di entrate potenziali, in un momento in cui ogni risorsa conta per un ente che arranca tra pignoramenti, tagli e vincoli di bilancio.
Fa riflettere che la stessa amministrazione che aveva perorato l’approvazione del regolamento, oggi non abbia dato alcun seguito operativo. Un paradosso politico che alimenta malumori anche all’interno della maggioranza, dove alcuni consiglieri avrebbero già espresso privatamente il proprio disappunto per l’immobilismo registrato su un tema così strategico per la vivibilità cittadina.
Nel frattempo, cittadini e commercianti assistono con crescente irritazione al disordine quotidiano: auto parcheggiate sui marciapiedi, davanti a passi carrabili, in seconda fila. Una situazione che peggiora in prossimità delle scuole, degli uffici pubblici e durante gli eventi locali.
Le strisce blu, se ben gestite, non sono la panacea, ma rappresentano un elemento di regolazione importante per città di medie dimensioni come Giarre. Ignorarne l’utilità, in nome di un’ideologia confusa o per mancanza di capacità amministrativa, significa condannare il centro urbano al caos perpetuo.
Ora occorre intervenire con serietà. Il tempo degli annunci è scaduto da un pezzo.







