Giarre, "Cantarella bis": è già un tutti contro tutti -
Catania
16°

Giarre, “Cantarella bis”: è già un tutti contro tutti

Giarre, “Cantarella bis”: è già un tutti contro tutti

Non è bastato un Consiglio comunale né l’approvazione della variazione di bilancio per compattare il fronte politico attorno al sindaco Leo Cantarella. L’annuncio, arrivato con toni perentori e senza troppi giri di parole, di volersi ricandidare nel 2027 per un secondo mandato ha avuto l’effetto di una bomba nel già fragile equilibrio della politica giarrese. E oggi, più che un “Cantarella bis”, si profila una corsa ad ostacoli nel deserto del consenso.

Maggioranza spaccata e consiglieri contrariati

Fonti interne al Palazzo parlano di malumori serpeggianti già da tempo tra i banchi della maggioranza, ma a indispettire i consiglieri sarebbe stata soprattutto la totale assenza di concertazione: né un tavolo politico, né un confronto con le forze di coalizione prima di annunciare una nuova discesa in campo. Il tema del mancato dialogo interno non è nuovo, e torna prepotente a scuotere l’assetto politico del centrodestra giarrese.

Forza Italia: il partito bifronte

Il caos è evidente anche dentro Forza Italia, dove il nuovo segretario cittadino, l’avv. Fraceesco Pio Leotta, ha lanciato un messaggio chiaro attraverso una nota ufficiale del partito: “Giarre merita una amministrazione migliore, stiamo lavorando per un’alternativa a Cantarella”. Parole che sembravano suonare come una chiusura definitiva, se non fosse arrivata poche ore dopo la voce dell’on. Salvo Tomarchio, che ha preso posizione in senso opposto, auspicando invece un Cantarella bis. Tomarchio, che in consiglio comunale esprime il consigliere Salvo Cavallaro, tenta così di smussare gli angoli ma rende plasticamente evidente il dualismo (e la confusione) che regna dentro il partito azzurro.

Fratelli d’Italia e l’incognita Patanè

Freddo anche il fronte di Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni, che in passato aveva strappato la promessa della vicesindacatura per Leo Patanè, sembra oggi sospeso tra l’attesa del mantenimento di quell’impegno e la tentazione – raccontano i bene informati – di individuare un proprio candidato alternativo. Non è escluso che da qui a pochi mesi FdI possa sfilarsi e giocare una partita tutta propria.

CGIL e Salvo Cantarella, il gelo silenzioso

Nel frattempo, anche la CGIL – presente in giunta con l’assessore Irene Leotta– sembra mantenere un profilo basso. Il consigliere Salvo Cantarella, da tempo critico nei confronti della gestione del sindaco, appare sempre più defilato. Nessuna uscita ufficiale, ma nemmeno un appoggio esplicito alla ricandidatura: un silenzio che pesa.

Lega: il baluardo del sindaco?

Più chiara, invece, la posizione della Lega. Raffaele Musumeci si conferma uno dei più strenui sostenitori del sindaco (ma ha veramente abbandonato velleità di candidatura a sindaco?), insieme all’assessore Santonoceto, che – secondo indiscrezioni – punterebbe alla vicesindacatura nel nuovo eventuale esecutivo. Ma anche qui, c’è chi osserva in silenzio: Gabriele Di Grazia, pur in maggioranza, non ha mai nascosto le sue perplessità sul “metodo Cantarella”.

Autonomisti divisi: tra Primavera e Raciti

Il gruppo degli autonomisti, poi, gioca su più tavoli. Da un lato Santo Primavera, che appoggia apertamente il sindaco ma pone una condizione: una nuova giunta prima delle elezioni. Dall’altro Claudio Raciti – influente assessore e figura di riferimento per i consiglieri Camarda e Bonaventura – che riflette e osserva, senza chiudere la porta a una propria candidatura a sindaco. Un equilibrio instabile, che potrebbe cambiare da un momento all’altro.

Con queste premesse il “Cantarella bis”, al momento, più che un progetto condiviso appare come una dichiarazione di intenti solitaria, capace di spaccare ciò che resta della coalizione del 2021. L’ambizione del sindaco è evidente, ma a oggi la possibilità di costruire un’alleanza ampia, forte e circolare appare molto lontana.

E, paradossalmente, proprio l’annuncio della ricandidatura sembra aver acceso il fuoco delle divisioni. La partita è apertissima. Ma la strada per il bis appare stretta e sarà tutt’altro che semplice.

Potrebbero interessarti anche