Non c’è pace per l’Ottobrata di Zafferana Etnea, la storica manifestazione autunnale che attira ogni anno migliaia di visitatori, ma che in questa edizione sta facendo discutere più per le polemiche che per i successi.
Dopo i controlli dei giorni scorsi che avevano portato alla luce la presenza di alcuni lavoratori in nero nella società incaricata della gestione dei parcheggi, questa domenica è esploso un nuovo caso: centinaia di auto sono state fatte parcheggiare direttamente sui marciapiedi, in evidente violazione del Codice della Strada, ma con tanto di bollino di pagamento apposto sul cruscotto.
Una scena paradossale che ha fatto infuriare cittadini e visitatori, costretti a camminare sulla carreggiata, in mezzo alle auto in transito, mettendo a rischio la propria sicurezza. Le immagini circolate sui social non lasciano spazio a dubbi: marciapiedi completamente invasi da veicoli in sosta, ostacoli per disabili, anziani e famiglie con bambini.
“È assurdo pagare un parcheggio per lasciare l’auto dove non si potrebbe nemmeno sostare – si legge su un post social – e ancor più grave è che tutto questo avvenga con la benedizione dell’organizzazione. Ma dove sono i controlli?”.
La gestione della sosta, che avrebbe dovuto alleggerire il traffico e migliorare l’accoglienza, si è invece rivelata uno dei talloni d’Achille della manifestazione. E a nulla sembrano valere gli appelli al buon senso o al rispetto delle regole: tra strisce blu improvvisate, aree di sosta “creative” e controlli che sembrano a singhiozzo, cresce il malcontento.
L’Ottobrata, evento simbolo del territorio etneo, rischia così di passare alla cronaca più per le sue défaillances organizzative che per i sapori e i profumi che l’hanno resa celebre.







