In merito alla vicenda del dimensionamento scolastico a Giarre riceviamo e pubblichiamo una nota del movimento politico-culturale Città Viva che ci redarguisce per una nostra dimenticanza (chiediamo venia) e soprattutto fa emergere come durante l’amministrazione D’Anna il tema fu affrontato, anche con una delibera di Giunta che però non ebbe mai seguito per diversi motivi che la nota riporta.
“Facendo riferimento al recente articolo apparso sul Gazzettino Online relativo alla richiesta di nuovo dimensionamento scolastico da parte del 3º istituto comprensivo di Giarre. All’interno dell’articolo si mette in evidenza che questa richiesta viene portata avanti da circa 14 anni senza che alcuna amministrazione succedutasi nel tempo abbia preso a riferimento quest’esigenza.
Ci permettiamo segnalare che l’articolo su questo punto non risulta rispondente al vero: infatti come potrà verificare all’interno dell’archivio dello stesso giornale da Lei oggi diretto nel corso del 2018 la Giunta comunale guidata dal Sindaco D’Anna avviò un serrato confronto con i Dirigenti scolastici dei tre Istituti Comprensivi al fine di individuare un percorso, auspicabilmente condiviso, che portasse a un diverso dimensionamento che garantisse nel tempo la presenza di tutti e 3 gli Istituti comprensivi sul territorio giarrese.
Infatti nel momento in cui anni prima si era proceduto alla ridistribuzione dei plessi scolastici 12 plessi erano stati assegnati al 2º istituto comprensivo, 9 al 1º istituto comprensivo e soltanto 3 al 3° istituto comprensivo che soffriva della mancanza di plessi per la scuola dell’infanzia e primaria.
I Dirigenti scolastici e gli organi collegiali del 1º e 2° comprensivo attivarono quindi una tempestiva e capillare azione di contrasto all’applicazione concreta della delibera adottata dalla Giunta che quindi, di fatto, non ebbe mai concreto seguito.
Per completezza, in seno alla commissione scolastica provinciale la proposta formulata dall’amministrazione comunale non ottenne la maggioranza dei voti necessari, furono infatti 6 voti contrari e 5 favorevoli.
Il voto venne condizionato quell’anno dall’interpretazione che era stata data dall’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione sul voto ponderato dei Sindaci componenti la Commissione Provinciale (ne faveva parte anche il Sindaco di Giarre).
Sempre per completezza i Sindaci attivarono i canali istituzionali e vennero auditi dalla competente Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana la quale, a seguito dell’audizione dei sindaci, partecipò anche il Sindaco D’Anna, riconobbe con un’interpretazione autentica della Legge vigente che era stata erronea l’interpretazione Assessoriale sul voto ponderato dei sindaci: la corretta applicazione (da allora ripristinata) avrebbe determinato un esito del voto pienamente favorevole alla proposta formulata dall’amministrazione.
La Giunta Comunale preferì tuttavia non attivarsi per dare concreta attuazione alla delibera alla luce della interpretazione legislativa intervenuta. Si volle evitare di acuire un conflitto con le Istituzioni scolastiche, da sempre considerate dall’Amministrazione una componente essenziale per la crescita delle nuove generazioni e di tutto il territorio, con cui negli anni si sono sviluppate tante importanti iniziative e con cui si sono gestiti momenti delicati quale, tra tutti, la gestione del covid-19.
Abbiamo voluto con questa nostra comunicazione dare testimonianze del fatto che esiste un lavoro propedeutico sul tema del dimensionamento che aveva portato a concrete determinazioni che cercavano di anticipare 7 anni fa le problematiche oggi riemerse. La ringraziamo per la sua ospitalità. Cordiali saluti”.
Il movimento politico-culturale Città Viva