Se in molti si aspettavano la solita bagarre non sono rimasti delusi. Ultimamente, infatti, i consigli comunali di Riposto si sono caratterizzati con chi urla più forte contro chiunque e per qualsiasi cosa. All’ordine del giorno di venerdì sera il prosieguo dell’attività ispettiva dell’ultimo Consiglio.
La consigliera Mariella Di Guardo ha preso la parola interrogando l’Amministrazione riguardo al campo sportivo Luigi Averna chiedendo come siano stati spesi i 130 mila euro di finanziamento, visto che ad oggi è stato ottenuto solo un nullaosta parziale e le tribune sono ancora inagibili.
A rispondere all’interrogazione è stato l’assessore Carmelo D’Urso che ha chiarito come in realtà il finanziamento, escludendo iva e ribassi etc, sia stato di poco meno di 90 Mila euro e che i lavori comunque non sono stati ancora ultimati.
“Grazie al finanziamento – ha detto l’assessore D’Urso – è stato possibile rifare l’impianto elettrico e realizzare degli interventi funzionali alla fruizione della struttura sportiva. L’obiettivo dell’Amministrazione – ha concluso D’Urso resta quello di ultimare al più presto i lavori e annullare gli impedimenti che hanno interessato l’ultimo periodo”. La risposta dell’assessore D’Urso non ha però soddisfatto la Di Guardo che l’ha definita “ banale”.
La seconda interrogazione della consigliera Di Guardo ha riguardato l’avvio del servizio di refezione scolastica. Il sindaco Davide Vasta ha detto che si è in attesa solo che la scuola comunichi l’avvio del tempo pieno per dare inizio anche al servizio di refezione e che la ditta è quella dell’anno scorso e che fino a dicembre detiene l’appalto.
La terza interrogazione ha riguardato il pozzo Puglisi–Cosentino sulla quale la Di Guardo e il primo cittadino hanno espresso pareri contrastanti rispetto alla lettura pervenuta in merito al pozzo dal Dipartimento territorio ed ambiente.
Un’altra interrogazione fatta ancora dalla Di Guardo ha riguardato la richiesta di rimozione delle pedane lungo la spiaggia e la domanda di se e come viene conservato il legame delle pedane smontate.
Hanno invece trattato il problema del randagismo le interrogazioni del consigliere Salvuccio Leotta che ha spiegato come a distanza di 2 mesi dall’affidamento del servizio di cattura ad una centro cinofilo non ci siano stati ancora risultati evidenti sul territorio comunale.
“Quali azioni immediate intende intraprendere l’Amministrazione per affrontare questo problema a tutela dell’incolumità pubblica – ha chiesto Leotta -? e ancora se l’ufficio ha trasmesso al dipartimento regionale la richiesta di contributo per ottenere le risorse che spettano ad ogni Comune per sostenere le spese relative alla popolazione canina e quale somma viene spesa dal comune per ospitare gli amici a 4 zampe nei ricoveri”.
Qui Vasta ha dimostrato – a detta anche del consigliere Leotta – di conoscere bene la tematica e di avere messo in campo le procedure previste per legge ma accalappiare un cane randagio non stanziale non è per nulla semplice. Il consigliere Leotta si è comunque detto non soddisfatto e in polemica con il sindaco ha deciso di non continuare con le interrogazioni che avrebbe voluto fare.
Ha cercato, per quanto fosse possibile, di raffreddare gli animi dei consiglieri e del sindaco che si incendiavano ad ogni minima obiezione il presidente del consiglio Nella Casabella che ha tagliato corto e sciolto la seduta in poco più di un’ora di dibattito.
Uno spettacolo che di politica ne ha poca, fatto di attacchi gratuiti e di tanta confusione.