Era da poco tornata ad essere una bomboniera, ma in poco tempo si è trasformato in una ciofeca. E’ la piazza XXV Aprile a Fiumefreddo di Sicilia per cui abbiamo ricevuto una lettera da un nostro lettore.
La piazza, come detto, da recente era stata riqualificata ma già pare abbandonata e in balia degli incivili.
“Quello che doveva essere il verde di questa piazza – scrive il nostro lettore – è scomparso lasciando il posto ad uno squallido giallo di una vegetazione morente e assetata. Che fine hanno fatto gli ugelli di irrigazione che fino a non molto tempo fa svolgevano, in modo efficiente, la loro azione?
Sosta selvaggia ai bordi stradali della piazza, i “signori” se ne fregano altamente dei divieti di sosta parcheggiando addirittura sui marciapiedi e causando non pochi disagi a persone di una certa età o a mamme con passeggino che si trovano costretti a scendere in strada con conseguenti pericoli”.
Completano questo quadro desolante i rifiuti. “È vero – scrive ancora il nostro lettore – il senso di inciviltà dilaga e quello che fino a qualche anno fa era usato come segnale di rispetto e crescita sociale ormai non è altro che un lontano ricordo, ma, mi chiedo, la polizia urbana che dovrebbe svolgere una azione di vigilanza e di richiamo al rispetto delle regole, dov’è?
E quei famosi amministratori che, puntualmente ad ogni campagna elettorale, sventolano e declamano le proprie virtù suffragate da promesse che, con altrettanto puntualità, non trovano riscontro nella realtà che li vede responsabili, cosa fanno? dove sono?”
Il nostro lettore esprime disgusto per una scena che, purtroppo, dalle nostre parti è frequente. Considerate le difficoltà economiche di tutti i comuni l’amministrazione potrebbe tentare la strada dell’adozione delle aree a verde da parte di privati, che spesso funziona ma che ha pure bisogno di controlli. Non rassegnarsi al degrado resta comunque la parola d’ordine.