L’economia circolare applicata ai rifiuti è un approccio che mira a trasformare il concetto stesso di “scarto” in risorsa, superando il modello lineare tradizionale “produzione–consumo–smaltimento”. In una logica circolare, i rifiuti diventano materia prima per nuovi cicli produttivi, questa la mission sottesa al progetto “Scarti d’oro”, presentato nell’aula “Galileo”, dell’I.I.S “Leonardo.
Il progetto, nato in collaborazione con il CNR-ICB di Catania, è stato realizzato dagli studenti delle classi 4A, 4Q, 4I e coordinato dalla prof.ssa Rosa Musumeci, docente di scienze dell’istituto Leonardo. Le strategie chiave dell’economia circolare si posso riassumere in poche mosse ovvero: la riduzione alla fonte, minimizzare la produzione di rifiuti fin dalla progettazione di prodotti e processi, riutilizzo e riparazione, prolungare la vita utile degli oggetti (es. vestiti, elettrodomestici, mobili), riciclo dei materiali, separare e trasformare i rifiuti in nuova materia prima (plastica, vetro, metalli, carta, organico), upcycling, trasformare i rifiuti in prodotti di valore maggiore (es. arredi da pallet, borse da camere d’aria), compostaggio, ovvero gli scarti organici diventano compost per l’agricoltura o il giardinaggio, responsabilità estesa del produttore (EPR).
I produttori sono responsabili anche della fase di “fine vita” del prodotto. “Scarti d’oro” – ha sottolineato la dirigente scolastica Tiziana D’Anna – ha dato la possibilità agli studenti di partecipare ad un’iniziativa di rilievo internazionale, che ha consentito loro di vivere un’esperienza unica e di confrontarsi con il mondo della ricerca, approfondendo con i ricercatori le tematiche di molte aree.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giarre, dal Liceo Scientifico Leonardo, dal CNR-ICB di Catania, ha visto il coinvolgimento delle associazioni: Rifiuti Zero Sicilia-Zero Waste, associazione Ingegneri Ionico Etnei-WWF, Agorà, Articolo1, Coordinamento Donne zona Ionico Etnea, Fidapa Giarre-Riposto, Fidapa Porto dell’Etna, Lega Navale di Riposto, Società giarrese storia Patria e cultura ed Un’altra storia, tutti rappresentati dai rispettivi presidenti.
Alla presentazione del progetto, all’istituto giarrese erano presenti, oltre al sindaco Leo Cantarella e l’assessore alle Politiche ambientali, Giuseppe Cavallaro, l’ingegnere Mauro Antonino Scaccianoce, presidente dell’ordine degli ingegneri di Catania, l’ingegnere Alfio Torrisi, consigliere segretario dell’associazione Ingegneri Jonico-etnei, il prof. Sebastiano Patti, docente di economia UNICT, la dott.ssa Manuela Leone, referente regionale Zero Waste Italy; l’ing. Santino Oliveri, dirigente dell’ufficio Ecologia del comune di Santa Venerina, il dott. Raffaele Morrone, la dott.ssa M.G.Melilli, il dott. E. Napoli, entrambi ricercatori del CNR-ICB di Catania.
“Nell’ambito del progetto SuperScienceMe – ha spiegato l’insegnante che ha coordinato il progetto stesso, la professoressa Rosa Musumeci – è stata svolta un’attività dal titolo “Researchers at Schools activities”, nella quale le scuole sono state “teatro” privilegiato delle attività di divulgazione della ricerca attraverso incontri con ricercatori che hanno presentato alle scuole, ai “cittadini del futuro”, gli ambiti di ricerca nei quali sono impegnati quotidianamente”.
Gli studenti coinvolti dal progetto hanno spiegato, alternandosi, i risultati della loro ricerca, approfondendo alcuni temi, scrivendo così una nuova storia, quella di un futuro dove nulla si spreca e tutto si trasforma in opportunità, focalizzando la loro attenzione su alcune esperienze laboratoriali che li hanno portato ad una migliore comprensione degli argomenti trattati. Dagli scarti di cibo reperito nelle due mense scolastiche hanno ottenuto amido per biofilm, biodisel e sapone.