Con le elezioni comunali del 25 e 26 maggio, è iniziato un nuovo capitolo per il borgo della Valle dell’Alcantara.
I cittadini di Castiglione di Sicilia hanno espresso la loro preferenza eleggendo Concetto Stagnitti, funzionario direttivo presso la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, con la lista “Identità e Futuro – Stagnitti Sindaco”, quale nuovo sindaco. A lui spetterà il compito di guidare la cittadina verso una nuova fase.
I Comuni sono la prima “cellula” su cui si basa il modello statale, e rappresentano il livello di governo più vicino ai cittadini, fungendo da avamposti della democrazia. In questo contesto, le municipalità rappresentano il luogo in cui la democrazia si concretizza e trova applicazione pratica attraverso atti formali e procedurali, come la costituzione del Consiglio Comunale.
Lo scorso lunedì 23 giugno, con la prima seduta, si è ufficialmente costituito il Consiglio Comunale di Castiglione di Sicilia, segnando un momento cruciale per l’amministrazione della cittadina al termine di un periodo di due anni di commissariamento.
La seduta inaugurale è stata presieduta da Damiano Scavera, consigliere “anziano” (ovvero il più votato), affiancato dal segretario generale dott. Giuseppe Cicala, ed ha incluso diversi atti tecnici e amministrativi, tra cui il giuramento dei consiglieri eletti.
Ecco la mappa del nuovo Consiglio comunale.
Lista “Per Castiglione – Camarda Sindaco“: Antonino Camarda (seggio consiliare attribuito come candidato sindaco c.d. “miglior perdente”), Francesco Raiti, Salvatore Farfaglia.
Lista “Identità e Futuro – Stagnitti Sindaco ”: Vincenza Giannetto, Antonino Damico, Carmela Musumeci, Giuseppe Emanuele Treffiletti, Salvatore Patanè, Alberto Treffiletti.
Damiano Scavera, appartenente al gruppo di maggioranza, è stato eletto alla presidenza del Consiglio Comunale. Il suo incarico sarà assicurare la trasparenza e la correttezza delle attività consiliari. La carica di vicepresidente del Consiglio Comunale è stata assegnata a Vincenza Giannetto, anch’essa esponente della medesima lista.
Il momento più solenne è stato il giuramento del Sindaco Concetto Stagnitti, che ha indossato la fascia tricolore e pronunciato la frase di rito.
Il primo cittadino ha poi annunciato i componenti della Giunta Comunale: Concetta Nadia Di Carlo, Vincenzo Urzì, Tornatore Oriana Tania Maria e Gaetano Buda. Gli assessorati di competenza e il vicesindaco saranno comunicati successivamente.
Il sindaco, visibilmente commosso, ha formalmente espresso il proprio impegno nei confronti della comunità castiglionese, sottolineando la sua determinazione a operare nel rispetto delle leggi e con responsabilità. Nel suo discorso di insediamento, il primo cittadino ha adottato un approccio inclusivo, riconoscendo l’importante ruolo della minoranza e manifestando l’intenzione di costruire un clima di collaborazione e reciproco rispetto.
«Il comune si trova in una situazione di dissesto economico-finanziario – ha dichiarato Stagnitti – ma è necessario superare questa crisi con l’aiuto di tutti noi e con il supporto dei cittadini, affinché il comune possa risollevarsi».
La sessione sembrava conclusa; tuttavia, il consigliere ed ex sindaco Antonino Camarda ha preso la parola in risposta alle dichiarazioni del sindaco.
«Sarebbe importante fare un Consiglio comunale per chiarire le ragioni per le quali questo Comune è andato in dissesto», ha affermato Camarda; credo che un consiglio comunale, a porte chiuse, debba conoscere la relazione integrale sullo scioglimento del consiglio comunale, cose che probabilmente possono anche riguardare persone presenti, me compreso che ero sindaco quando l’Ente è stato sciolto».
Secondo Camarda, è necessario analizzare gli eventi degli ultimi due anni per comprendere quanto accaduto e implementare le correzioni opportune, poiché spetta al Consiglio comunale esercitare il suo ruolo di controllo e indirizzo, assicurando che le decisioni e le azioni siano in linea con gli interessi della comunità.
Il consigliere ha inoltre sollevato la questione delle processioni religiose, invitando il sindaco ad essere più coraggioso nell’autorizzarle.
«Non pensavo di essere ancora fermo alla campagna elettorale, e lo dico con grande rammarico», ha replicato il sindaco Stagnitti. «Non credo sia competenza di questa Amministrazione e del Consiglio valutare l’operato dei commissari prefettizi. Le processioni – ha aggiunto – non possono svolgersi sulle strade nazionali; tale decisione spetta alla Questura. I cittadini necessitano di serenità e il nostro dovere è garantirla. Quanto affermato non è accettabile. I cittadini ci hanno conferito il mandato di amministrare il paese e a voi di svolgere il ruolo di opposizione. Dobbiamo quindi accettare il risultato elettorale e collaborare insieme se ne siamo capaci. Per quanto mi riguarda, sono disponibile alla massima collaborazione».
Luigi Lo Presti