Alla giarrese Rosamaria negato a Roma il diritto all'abitare perché ha un figlio autistico -
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Alla giarrese Rosamaria negato a Roma il diritto all’abitare perché ha un figlio autistico

Alla giarrese Rosamaria negato a Roma il diritto all’abitare perché ha un figlio autistico

Rosamaria Caputi, originaria di Giarre, trasferitasi da anni a Roma per inseguire “il sogno”, quello di poter continuare a fare l’attrice di teatro, è vedova e mamma di tre figli, di cui uno, Francesco, affetto da sindrome autistica. A fine giugno la famiglia dovrà lasciare casa, per cui la madre sta cercando un altro appartamento sempre nella Capitale.

Rosamaria ha un reddito certificato derivante dalla reversibilità della pensione del marito e dagli aiuti statali previsti per il figlio autistico, la donna ha anche ripreso a lavorare part time con l’Università, abbandonato per il momento la possibilità di ritornare a recitare sul palco.

Rosamaria ha quindi tutte le “carte in regola” per potersi affittare una casa, lei cerca un trivani. Ma i padroni di casa rifiutano di stipulare l’affitto perché Francesco è autistico.

Rosamaria potrebbe anche rientrare in “terra natia” a Giarre, ma da madre (e da persona) pensa che non sia questa la soluzione giusta: “La mia vita – ha dichiarato alla stampa – è qui, a Roma. I miei figli hanno coltivato le amicizie dell’infanzia e non li voglio sradicare, non voglio turbare un equilibrio raggiunto con intelligenza. Adesso il trasferimento in Sicilia potrebbe disorientare i ragazzi. Ma la mia storia è mortificante. A Roma un affitto sfiora i 900 euro”.

Rosamaria è determinata nel difendere la sua famiglia: “Porto in dote garanzie economiche stabili, ma nel mio caso i padroni dei trivani che ho visitato hanno solo guardato la situazione famigliare. Francesco ama il rapporto con gli altri, compie i suoi progressi. Come fai a negare a una famiglia un trivani? Non cerco una villa, non cerco aiuti economici. Non cerco compassione di facciata, difendo la mia famiglia”.

“Quello che accade a Rosamaria e ai suoi figli, purtroppo, non è un caso limite. È l’ennesimo attacco che subisce il diritto all’abitare in questo paese dove chiunque può ritrovarsi senza casa, sfrattato, per strada, perché non hai più reddito, oppure senza casa per situazioni famigliari che sono totalmente esclusi dai contratti d’affitto” commenta l’associazione Asia Usb Catania, esprimendo vicinanza e solidarietà a Rosamaria e ai figli, evidenzia l’emergenza abitativa che ogni giorno registra, da Catania a Bergamo, crescente arroganza dei padroni di casa, sfratti e sgomberi con forze di Polizie a seguito.

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