Gli Ufo, da Leonardo ai nostri giorni -
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Gli Ufo, da Leonardo ai nostri giorni

Gli Ufo, da Leonardo ai nostri giorni

Gli extraterrestri hanno sempre frequentato il pianeta Terra nell’intento di “salvarlo”. Se ne è discusso a Verzella in un’interessante conferenza del “Centro Ufologico Siciliano”

 

Dopo aver tenuto convegni ed iniziative divulgative varie in diverse località della nostra regione, il “Centro Ufologico Siciliano” (C.U.S.), avente sede nel Comune etneo di Riposto, ha fatto tappa sabato scorso anche nella Valle dell’Alcantara, ed esattamente a Verzella (frazione di Castiglione di Sicilia) dove, negli accoglienti locali della rinomata azienda agrituristica “Al Vecchio Torchio del Casale”, il sodalizio fondato e guidato da Salvatore Giusa ha organizzato un’interessante conferenza sul tema “Dal Codice da Vinci ai File sugli Ufo”.

Ed anche stavolta il presidente Giusa è riuscito ad accaparrarsi la presenza di prestigiosi relatori di fama nazionale, ossia il medico romano Massimo Fratini, autorevole ufologo direttore del visitatissimo portale Internet “Segnidalcielo.it” nonché consulente della Rai per le tematiche extraterrestri, e Giuseppe Petix, poeta e ricercatore siciliano (di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta) autore della pubblicazione “Dentro lo sguardo. Il Codice” (edita da “Vertigo”) nelle cui pagine vengono “svelati” i messaggi subliminali e le “immagini nascoste” che si celano nei capolavori pittorici di Leonardo da Vinci.

A Petix è toccato il compito di aprire i lavori illustrando gli straordinari risultati cui è approdato attraverso il suo avvincente studio, che prende le mosse dal singolare “dito indice alzato” caratterizzante tanti personaggi presenti nei dipinti di Leonardo, a cominciare dal “San Giovanni Battista” conservato al Museo del Louvre di Parigi. Secondo il ricercatore, con quel particolare gesto il genio del Rinascimento italiano avrebbe indicato all’osservatore lo strumento per ottenere una chiave di lettura completa delle sue opere: frapponendolo ad una certa distanza tra i nostri occhi ed il dipinto, il dito posto in verticale consente di ottenere una visione sfocata, ma quadrimensionale, di quanto è stato raffigurato. Ecco, dunque, che dal disegno del “Cartone di Sant’Anna” così come dal celebre schizzo dell’“Uomo Vitruviano”, Leonardo fa intravedere delle classiche figure aliene (“grigi”, umanoidi con grandi teste simili ad insetti, ecc.), mentre in altri suoi appunti e bozzetti riproducenti macchine e strumenti per quel tempo avveniristici, si mostrano inequivocabili (anche senza… diti alzati) quelli che oggi siamo soliti definire “dischi volanti”.

«Leonardo da Vinci – ha concluso Giuseppe Petix – era un uomo del 1500, epoca in cui le sue visioni innovative ed avanguardistiche nei vari campi dello scibile umano (e non solo nella pittura) avrebbero potuto dare fastidio o destare scandalo. Avrà quindi pensato di tramandare ai posteri, attraverso il suo particolare “Codice”, quelle geniali intuizioni».

In realtà – e qui ci addentriamo nella seconda parte della conferenza – parlare di alieni e dischi volanti “infastidisce” e “scandalizza” ancora oggi, a distanza di oltre cinque secoli da Leonardo. Come ha, infatti, spiegato Massimo Fratini, «sulla Terra operano circa cento diverse razze aliene che tentano di convincerci a rispettare il nostro meraviglioso pianeta, così come loro rispettano i mondi da cui provengono. Questo perché un disastro ambientale da noi avrebbe ripercussioni negative anche nei sistemi planetari contigui. E ci sono prove documentatissime (fornite da militari e personalità estremamente attendibili, i quali, però, non possono esporsi più di tanto, pena la perdita del lavoro o, addirittura, della… vita) dei vari tentativi di abboccamento degli alieni con i nostri capi di Stato. Ai governanti della Terra, in pratica, gli “Et” hanno proposto un patto: nel momento in cui noi smantelleremo le nostre testate nucleari ed elimineremo i vari fattori inquinanti dell’ambiente e dell’atmosfera, loro in cambio ci metteranno a disposizione le loro avanzatissime tecnologie, che ci consentirebbero, tra l’altro, di deviare dall’orbita terrestre i pericolosissimi meteoriti che, proprio a partire da questi mesi, potrebbero entrare in collisione con il nostro pianeta. Ebbene: questa convenientissima proposta i “potenti” della Terra l’hanno rispedita al mittente perché, come si può ben capire, il cosiddetto “Ordine Mondiale” persegue solo miopi finalità di potere e di arricchimento di poche persone (banchieri, politici, magnati della finanza e lobby varie) a danno di intere popolazioni, e le condizioni poste dagli extraterrestri non vanno certo in tale direzione. Ecco perché l’egemonia culturale dominante quasi ci impone di considerare “pazzo visionario” chi dichiara di aver visto un Ufo o di credere nell’esistenza degli extraterrestri. Intanto gli alieni, pur non essendosi ancora manifestati con il tanto atteso “contatto di massa”, ci stanno piano piano abituando, senza essere invadenti, alla loro presenza, come dimostrano le sempre più numerose e frequenti testimonianze di avvistamenti ufologici e di incontri ravvicinati».

E tra gli avvistamenti più ricorrenti negli ultimi tempi ci sono quelli nei pressi dei vulcani attivi del pianeta, tra cui il nostro Etna, dove spesso sono state notate, ed a volte anche filmate e fotografate, “sfere di luce” volanti che, durante le eruzioni, s’introducono all’interno delle bocche effusive per poi venirne fuori. A tal riguardo, l’ufologo Fratini ha ipotizzato che gli alieni, considerando i pianeti come entità viventi, si starebbero preoccupando dei frequenti fenomeni sismici e delle strettamente collegate eruzioni vulcaniche che si stanno verificando sulla Terra; introducendosi all’interno dei crateri raggiungono, dunque, il “cuore” del nostro mondo per vedere cosa sta succedendo e, possibilmente, “aiutarci”.

La conferenza del “C.U.S.” al “Vecchio Torchio” di Verzella ha registrato la partecipazione di un attento e qualificato uditorio di esperti ed appassionati di tematiche ufologiche provenienti da tutta la Sicilia.

Rodolfo Amodeo

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