Quest’anno, sotto l’albero di Natale, i cittadini di Francavilla non troveranno soltanto doni, luci e addobbi. Ad attendere la comunità, come un regalo sgradito e pesante, c’è la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune.
Una situazione che, come una nuvola grigia, aleggiava da tempo sopra la cittadina, insinuandosi nei discorsi quotidiani, nelle preoccupazioni di amministratori e residenti, fino a concretizzarsi in una realtà da affrontare, tutti insieme.
Il dissesto annunciato: una storia di attese e timori
Non è stato certo un fulmine a ciel sereno. Da alcuni anni, tra i corridoi del municipio e nelle piazze di Francavilla, si diffondevano voci allarmanti riguardo la situazione economico-finanziaria sempre più precaria dell’ente locale.
I segni erano chiari già da tempo, il rischio di default finanziario era nell’aria.
Eppure, la dichiarazione ufficiale del dissesto finanziario, approvata lo scorso 1° dicembre durante una seduta particolarmente intensa del Consiglio comunale, ha colpito lo stesso come un pugno nello stomaco, segnando l’epilogo di un percorso sofferto, ma forse anche l’inizio di una nuova fase.
Cosa significa il dissesto per la comunità
Il dissesto finanziario comporta, in primo luogo, l’affidamento della gestione economico-finanziaria ad un organo straordinario, con poteri commissariali. Questo si traduce spesso in tagli ai servizi, aumenti delle tariffe e blocco delle spese non essenziali. Le famiglie e le imprese di Francavilla dovranno stringere la cinghia, adattandosi a un periodo di sacrifici e incertezze.
L’inizio di un percorso di rinascita?
Sebbene il dissesto rappresenti un fallimento amministrativo e un peso per la cittadinanza, può anche segnare l’avvio di una fase di risanamento e rigenerazione. L’auspicio è che, una volta toccato il fondo, si possa risalire con più consapevolezza, trasparenza e rigore nella gestione della cosa pubblica.
Il dibattito in Consiglio comunale
Il Consiglio comunale, riunito in sessione ordinaria con la presenza di tutti e dieci i componenti (sei appartenenti alla maggioranza e quattro alla minoranza) ha avviato i lavori con un approfondito dibattito focalizzato su due tematiche principali: le dimissioni del consigliere di maggioranza Nino Marchese, delle quali sono state lette le motivazioni seguite da interventi sia della maggioranza sia della minoranza; e la ratifica della delibera di giunta comunale n. 168, riguardante una variazione urgente al bilancio di previsione 2020/2022 per un importo di circa 17.000 euro, finalizzata a sostenere i processi di digitalizzazione amministrativa e le attività socioeducative nel territorio.
Nel corso della discussione si è verificato uno scontro acceso tra la consigliera di opposizione Laura Vaccaro, del gruppo “La Rinascita”, e la Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e Tributaria, dott.ssa Maria Giuseppa Pirri.
Il motivo del confronto è stato l’interpretazione di un capoverso contenuto nella relazione della Corte dei conti, Sezione Controllo per la Regione Sicilia, del 7 ottobre 2025. In particolare, la consigliera Vaccaro ha sollevato dubbi sulla corretta applicazione delle disposizioni normative riguardanti le variazioni di bilancio, chiedendo chiarimenti in merito ai limiti e alle procedure previsti dalla legge.
La segretaria Pirri ha difeso la posizione dell’ente, sottolineando il rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente con riferimento all’art. 175, comma 4 del d.lgs. 267/2000.
Successivamente, la presidente del Consiglio, dottoressa Melania Silvestro, ha proceduto a leggere la diffida riguardante la proposta di dichiarazione di dissesto finanziario presentata dal Commissario ad acta, dottor Giovanni Cocco, insieme al parere dell’Organo di Revisione Economico-Finanziario.
La dichiarazione di dissesto è conseguente all’omessa approvazione, da parte del Consiglio comunale nella seduta del 22 ottobre scorso, del rendiconto di gestione relativo all’anno 2021, provvedimento propedeutico all’avvio delle procedure di dissesto finanziario. Il bilancio, che evidenzia un disavanzo di gestione pari a 11.794.290, 44 euro, è stato poi approvato dal commissario regionale tramite intervento sostitutivo.
La questione del dissesto finanziario ha catalizzato l’attenzione di un pubblico numeroso, riunito in sala per assistere a un confronto che si è rivelato lungo e animato, a tratti drammatico.
Il dibattito, seguito attentamente da tutti i presenti, ha visto la partecipazione dei diversi gruppi politici, ciascuno impegnato a sostenere con fermezza le proprie argomentazioni. Ogni schieramento ha presentato la propria interpretazione delle cause all’origine della crisi finanziaria.
È interessante osservare come la politica possa unire le persone nei momenti di crisi: la maggioranza politica che sostiene l’attuale sindaco in questa circostanza ha trovato un terreno comune e ha messo da parte le divergenze per affrontare insieme la sfida più difficile.
«Ho avuto modo di ascoltare l’intervento del consigliere Gianfranco D’Aprile – ha dichiarato il sindaco Enzo Pulizzi introducendo la sua relazione sul dissesto – e non posso nascondere che per mesi, dopo la vicenda del rendiconto, ho provato una sensazione amara di solitudine. Stasera ho riscoperto qualcosa che va oltre la politica e le divergenze, ho percepito nuovamente quella voglia, quella passione e quella forza che, onestamente, avevo visto un po’ affievolirsi sia in me che nel consigliere D’Aprile, complici le tensioni sorte dopo le sue dimissioni da vicesindaco. Gianfranco è tornato energico e determinato. Questo rinnovato slancio, che lui è riuscito a trasmettere anche a me, sono certo sia arrivato anche ai suoi colleghi consiglieri. È fondamentale che tutti sappiano che a Francavilla “La Svolta” c’è e continua a manifestarsi».
Reazioni politiche e dichiarazioni di voto
Elisabetta Di Natale (“Scriviamo Insieme il Futuro”)
«Il passato a cui si riferisce il sindaco nel suo documento siete proprio voi, ed è ora che vi assumiate le vostre responsabilità dopo otto anni di deludente e deficitaria amministrazione Pulizzi», ha affermato, a titolo personale, Elisabetta Di Natale, consigliera di minoranza del gruppo di opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro” e portavoce della sede francavillese del Circolo Fratelli d’Italia, annunciando la propria intenzione di astenersi dal voto.
Laura Vaccaro, capogruppo “La Rinascita”
«Votare la dichiarazione di dissesto è una decisione di grande rilevanza politica e amministrativa, e il ruolo della minoranza in questo contesto può essere importante», ha detto Laura Vaccaro comunicando la propria astensione. Ha chiarito che tale posizione «non significa indifferenza, bensì deriva da gravi responsabilità politiche dell’attuale Amministrazione».
«Tale situazione di dissesto non si configura come un evento improvviso, ma è conseguenza di una gestione amministrativa che, per anni, ha omesso di presentare i rendiconti nei tempi prescritti e ha operato sotto regime provvisorio. La Corte dei conti, organo deputato al controllo, ha sottolineato la gravità dell’assenza di rendiconti finanziari aggiornati al 2025, evidenziando pratiche gestionali non conformi alle regole e basate su variazioni di bilanci scaduti».
Lino Monea, capogruppo “Scriviamo Insieme il Futuro”
«Vorrei ribadire ancora una volta la nostra assoluta contrarietà, che penso sia condivisa da tutti, a dichiarare il dissesto finanziario del nostro comune; non c’è alcun piacere o desiderio nel farlo. Riflettendo su quanto detto dal sindaco — ovvero che la responsabilità ricade sulla precedente amministrazione — devo ammettere che è vero. Lei, sindaco, è succeduto a sé stesso. Nei cinque anni precedenti, chi ha continuato a governare ha raccolto i risultati delle proprie scelte politiche e finanziarie; così, con il suo secondo mandato, si stanno ora vedendo gli effetti del primo quinquennio.
Anche un bambino lo capirebbe: oggi affrontate le conseguenze delle decisioni passate. Noi voteremo contro la dichiarazione di dissesto, comprendiamo l’ineluttabilità della situazione, ma non avremmo mai voluto affrontarla, anche perché siamo consapevoli di non essere responsabili della situazione economica e finanziaria disastrosa di Francavilla in questi otto anni».
Filippo Grifò, capogruppo di maggioranza “La Svolta”
«Il nostro gruppo esprime voto favorevole alla dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente. Il dissesto non è soltanto un atto contabile, è una sentenza del fallimento di un modello di gestione che nel corso del tempo, a partire da anni lontani, ha accumulato squilibri finanziari e passività, e ha trascinato la macchina amministrativa in un vicolo cieco
Votiamo compatti il dissesto per evitare il tracollo definitivo del comune e per non lasciare il paese senza una rappresentanza di cittadini in una fase così delicata.
La legge impone che, entro 90 giorni, l’Amministrazione presenti al Consiglio una bozza di bilancio riequilibrato. Il nostro voto favorevole all’approvazione del dissesto vuole rappresentare un sostegno al Sindaco e all’Amministrazione comunale, affinché si attivi per una bozza di bilancio riequilibrato nei termini stabiliti dalla legge. Se non verrà predisposto un bilancio riequilibrato, serio e credibile, questa maggioranza non resterà un minuto di più e si procederà alle dimissioni dell’intero gruppo, chiederemo le dimissioni del Sindaco e della Giunta, perché Francavilla non può permettersi lungaggini e ritardi amministrativi, e lo faremo con profondo senso di responsabilità nei confronti dell’intera cittadinanza».
Luigi Lo Presti







