Presentato al liceo “Leonardo” di Giarre il libro “Io sono Giordana” -
Catania
16°

Presentato al liceo “Leonardo” di Giarre il libro “Io sono Giordana”

Presentato al liceo “Leonardo” di Giarre il libro “Io sono Giordana”

È stato presentato nei giorni sccorsi presso l’aula magna del Liceo “Leonardo” di Giarre, il libro “Io sono Giordana. Il mio nome, la vostra memoria”. Il volume edito da Algra editore, è stato scritto a quattro mani dalle autrici, Vera Squatrito e Elena Portale, presenti all’incontro.

L’evento culturale, moderato dalla giornalista Patrizia Tirendi, è stato reso possibile grazie ad una collaborazione fattiva tra “La Libreria del Corso” ed il liceo giarrese, insieme ne hanno curato, sinergicamente, l’organizzazione, per la grande sensibilità ed ospitalità della dirigente scolastica, dottoressa Tiziana D’Anna. Tante le forze armate e dell’ordine presenti all’incontro culturale.

“Io sono Giordana” è una testimonianza viva, un racconto di dolore, ma anche di impegno civile. Il libro ha un forte valore emotivo e sociale: non è solo un memoriale, ma un “grido di giustizia”, uno strumento “educativo”. Il ricavato viene interamente devoluto all’associazione “Io sono Giordana”, punto di riferimento per donne vittime di violenza.

“In qualità di dirigente scolastico del liceo Leonardo – ha dichiarato la dottoressa Tiziana D’Anna – esprimo la mia piena soddisfazione per la presentazione del libro “Io sono Giordana” all’interno del nostro istituto. Questo incontro ha rappresentato un’importante occasione di crescita culturale e umana per i nostri studenti, che si sono confrontati con temi fondamentali quali il rispetto, l’identità, il coraggio. La scuola – ha aggiunto – ha il compito di educare non solo alla conoscenza, ma anche all’ascolto e alla comprensione delle diverse esperienze personali e sociali. La testimonianza narrata in questo libro, costituisce un’opportunità preziosa per riflettere sul valore della diversità e sulla necessità di contrastare ogni forma di violenza. Ringrazio – ha concluso la preside – tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: autrici, docenti e studenti e auspico che iniziative come questa, continuino a ispirare dialogo, consapevolezza e partecipazione attiva alla vita scolastica”.

Ad introdurre il libro la docente Gabriella Gullotta (coordinatrice del dipartimento di Lettere del “Leonardo”), che ha diretto le studentesse: Zaira Patanè, Alessia Balzano, Federica Marzo e Giulia De Luca, nella scelta e nel reading di alcuni passi del libro. Gli studenti: Gabriele Sarmeri, Marco Cassaniti, Davide Nicotra e Francesco Nucifora, hanno eseguito, magistralmente, alcuni brani musicali.

“La scuola – ha detto la docente Gullotta – si è sempre impegnata a celebrare la giornata per l’eliminazione della violenza di genere, perché crede che l’educazione e la cultura, siano gli unici strumenti, oltre quelli repressivi, per cercare di debellare questo fenomeno drammatico, che si ripete e mette a dura prova la nostra emotività. Il libro – ha sottolineato – è fondamentale, perché la storia di Giordana è paradigmatica, quello che lei racconta, in prima persona, purtroppo si ripete come un copione, in tantissime altre storie di donne vittime di femminicidio. Quindi è un libro importante che deve essere letto e meditato da parte dei giovani, dei genitori e degli educatori”.

A dialogare con le autrici, anche il viceprefetto e presidente dell’associazione “Centro azione donna”, la dottoressa Sarita Giuffrè. “Ciascuno di noi, donne o uomini – ha dichiarato la Giuffrè – deve capire che ci sono dei pilastri su cui è fondato il futuro dell’umanità. Il primo – ha spiegato – è l’amore universale per tutto quello che ci circonda mondo animale o vegetale o cosiddetto inanimato che costituisce l’habitat di ogni persona. Il secondo pilastro è il rispetto di sé e il rispetto per gli altri in egual misura. Il terzo pilastro è il rispetto dei ruoli. Il quarto pilastro è la civiltà di appartenenza con i suoi usi e costumi e con il suo ordinamento che regola la civica convivenza e che è il compendio di tutti questi tre pilastri! Se uno di questi – ha detto – si incrina o cade, compromette non solo la libertà e il riconoscimento dei diritti e dei corrispondenti doveri, ma cade tutta la società con la sua entità di popolo riconosciuto”.

La mamma di Giordana, la signora Vera Squatrito, coautrice del libro, insieme alla psicologa volontaria dell’associazione “Io sono Giordana”, la dottoressa Elena Portale, ha ricordato la figlia Giordana, una vivace ragazza, una giovane mamma, con la passione per la danza, la cui vita le è stata tolta dall’ex fidanzato, che l’ha uccisa con 48 coltellate.

“Scrivere il libro sulla storia di Giordana – ha precisato Vera Squatrito – è stato difficile. Intanto perché è scritto in prima persona ed è lei a raccontare, attraverso i suoi scritti, gli atti processuali e le testimonianze di persone a lei care. Poi – ha aggiunto – ci sono tanti messaggi importanti che Giordana lascia a tutti noi, come quello di non voltarsi mai indietro e soprattutto di non essere indifferenti alla violenza. Il messaggio rivolto alle donne è la sua forza e la sua determinazione, anche se molto giovane, di denunciare e lei lo dice, lo scrive e lo grida. Io dico – ha concluso la Squatrito – che questo libro sia una sorta di guida, sono convinta che, oltre a fare conoscere storia di mia figlia, esso possa essere motivo di salvezza”.

Soddisfatte, infine, le titolari della libreria Nancy Russo e Annalisa Biasi, perché non si è trattato di una mera presentazione di un libro, ma di una consegna al pubblico presente, di un’anima, di un ricordo, di una memoria quello di Giordana.

Potrebbero interessarti anche