La persistente emergenza idrica che da settimane interessa il plesso “Jungo” del III Istituto Comprensivo di Giarre arriva ora sulla scrivania del Prefetto di Catania.
A segnalarla formalmente è un genitore che si é fatto carico i problemi di tutti ed ha inoltrato un’accorata nota per denunciare la gravità della situazione e il mancato intervento dell’amministrazione comunale.
Nella lettera inviata anche al Ministro dell’Istruzione, alla dirigente scolastica e per conoscenza al sindaco Cantarella, il genitore descrive un quadro allarmante: da circa un mese, la scuola è soggetta a frequenti interruzioni dell’erogazione idrica, spesso per giornate intere. “La situazione compromette gravemente le condizioni igienico-sanitarie dell’istituto – si legge nella segnalazione – esponendo minori e personale scolastico a rischi evidenti e reiterati”.
Ancora più critico il passaggio in cui si sottolinea come l’edificio, pur appartenendo al patrimonio comunale, non sia mai stato dotato di un sistema di riserva idrica e come il primo cittadino, nella sua veste di massima autorità sanitaria locale, “non abbia ritenuto opportuno adottare alcun provvedimento di sospensione delle attività didattiche né predisposto misure alternative di approvvigionamento”.
L’affondo finale è duro: “Tale inerzia amministrativa configura una grave omissione di responsabilità istituzionale e sanitaria”. Da qui la richiesta di un “autorevole intervento” da parte della Prefettura, affinché venga garantita la sicurezza all’interno degli edifici scolastici.
La segnalazione si inserisce in un clima già teso tra amministrazione e cittadini, con numerose proteste sui social per i continui disservizi idrici che stanno interessando anche diverse zone della città.
Nessuna replica ufficiale è ancora pervenuta da parte del Comune. Ma la vicenda, che ora ha superato i confini locali e coinvolge anche le istituzioni statali, sembra destinata a far discutere ancora a lungo.








