Ancora rubinetti a secco a Giarre. La giornata di oggi ha fatto registrare il picco dei disservizi idrici che già da giorni stanno affliggendo numerosi quartieri della città. Ma stavolta la situazione è precipitata: da via Callipoli a Macchia, da San Giovanni Montebello a Trepunti, la segnalazione è sempre la stessa – niente acqua.
Un’interruzione improvvisa e diffusa che ha scatenato il malcontento dei cittadini, riversatosi come un fiume in piena – a differenza dell’acqua – sui social. Decine di post, foto, segnalazioni e denunce: c’è chi lamenta impossibilità di lavarsi, chi non riesce ad avviare attività commerciali, chi punta il dito contro il silenzio assordante dell’amministrazione comunale.
Già nei giorni scorsi si erano verificati cali di pressione e interruzioni parziali, ma oggi la situazione ha raggiunto livelli di emergenza. E mentre i cittadini cercano risposte e soluzioni, da Palazzo di Città nessuna nota ufficiale, nessun avviso, nessuna comunicazione utile a spiegare cosa stia succedendo, né tantomeno quali siano i tempi di ripristino del servizio.
“Neanche l’educazione di avvisare. Una città da terzo mondo”, scrive un utente in un gruppo Facebook locale. “Ormai l’acqua é un miraggio, il sindaco che dice?”, rincara un altro. I toni si alzano, la pazienza si abbassa.
Al momento non è chiaro se il disservizio dipenda da guasti alle condotte, interventi di manutenzione non annunciati o da problemi più strutturali legati alla rete idrica.
AGGIORNAMENTO
Poco dopo la pubblicazione dell’articolo sul profilo social del Comune di Giarre è apparso un avviso che di seguito riportiamo: “Si comunica che a causa di un’interruzione di energia elettrica avvenuta in nottata nel Pozzo di “Passo Cavallo”, località Sant’Alfio , si è verificato lo svuotamento dei serbatoi comunali di accumulo acqua potabile.
Ciò sta provocando dei disservizi sul territorio consistenti in mancanza di acqua o riduzione della pressione di erogazione. Tale problematica dovrebbe risolversi in giornata.
Nel frattempo il servizio competente ha provveduto a richiedere una fornitura straordinaria di acqua potabile ad una ditta privata”.