Mancano i giardinieri, il Comune ricorre al lavoro interinale. Il responsabile del settore manutenzioni, impianti e ambiente ha infatti stipulato un contratto con la Adecco per la somministrazione al Comune del lavoro, di due operai manutentori destinati ai cimiteri comunali, con mansioni di giardinieri, per la durata di 12 mesi, nel rispetto del Contratto collettivo nazionale del lavoro degli Enti locali. I due operai lavoreranno per 18 ore settimanali e questo anno di lavoro interinale costerà al Comune 38mila678,40 euro.
Come si legge nella determina: “Nel corso degli ultimi anni, a seguito della messa in quiescenza di numeroso personale dipendente dell’Ente e soprattutto di diverse figure Otm (operatori tecnici manutentori) e nel contempo a causa della mancata assunzione di nuovo personale avente le medesime qualifiche di quello non più in servizio, si è acuita la necessità di colmare tale carenza anche ricorrendo ad un sistema diverso da quello del “bando pubblico”; in tale ottica e considerato il panorama nazionale che opera nel campo dei servizi di fornitura di lavoro anche a tempo determinato, si è proceduto a interpellare la società Adecco Italia SpA che risulta essere leader italiano nella somministrazione di lavoro anche rivolto al Settore Pubblico”.
E’ con ogni probabilità la prima volta che il Comune ricorre al lavoro interinale per colmare le proprie carenze di organico.
Nelle passate sindacature, quando il Comune poteva permetterselo, si è fatto ricorso all’affidamento del servizio a una ditta privata che si occupava di parte del verde pubblico giarrese, con costi che, a mano a mano, sono diventati insostenibili.
Sono state cercate, quindi, nel tempo altre soluzioni: ricorrere alla collaborazione con la Forestale, ma rimaneva limitata a pochi spazi e periodi dell’anno. Sono state promosse adozioni di spazi pubblici, ma anche questa soluzione ha mostrato i suoi limiti: nella maggior parte dei casi i privati, dopo una prima fase, non davano seguito alla manutenzione degli spazi.
In questa sindacatura si sta procedendo anche con le sponsorizzazioni, ma occorre comunque monitorare se lo sponsor che colloca un cartello pubblicitario in un’aiuola poi si occupa, con continuità, della manutenzione dell’area.
Si è fatto e si fa tuttora anche ricorso anche ai “pucchisti”, soggetti con un progetto di utilità collettiva, i percettori di quello che era il reddito di cittadinanza e poi è stato riformulato. Vari tentativi, ma il verde pubblico giarrese e troppo ampio per essere manutenuto adeguatamente.