Dopo vari rinvii, venerdì 5 settembre è prevista la consegna dei lavori di riqualificazione della chiesa del convento, una delle due chiese più antiche di Giarre.
L’arciprete del Duomo, don Nino Russo, con soddisfazione si prepara a questo momento che attende da anni. Don Nino si era accorto che la Chiesa del Convento degli Agostiniani anni fa aveva ricevuto un finanziamento andato perduto perché nessuno si era interessato.
“La chiesa Maria SS. di Valverde annessa all’ex convento degli agostiniani scalzi di Giarre è un monumento storico importantissimo per la storia di Giarre – dice don Nino -. Le prime sepolture lì erano effettuate, lì dove sono state rinvenute le cripte”.
Don Nino ha cercato in tutti i modi di recuperare questo pezzo di storia di Giarre. Alla fine, la strada giusta è stata trovata grazie all’ausilio di alcuni amici, tra cui compianto senatore Strano, che si sono adoperati affinché la Chiesa del Convento rientrasse nei finanziamenti del Pnrr, cosa avvenuta e che è stata comunicato 2 anni fa a don Nino.
Solo due chiese nella Diocesi di Acireale sono rientrate in questo finanziamento: la chiesa della Madonna del Rosario di Acireale e la Chiesa del Convento che beneficia di 120mila euro nell’ambito della Missione 1 – Componente 3 – Investimento 2.4 – Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo edifici di culto (Fec) e siti di ricovero per le opere d’arte.
Due anni sono trascorsi per la progettazione e i rilievi. Don Nino si è continuamente interessato. I lavori dovevano iniziare il 5 giugno ma per problemi burocratici la data è slittata.
Venerdì 5 alle 10,30 con una lettera a firma del direttore dei lavori Giuseppe Marano, del responsabile della p.o. S13.2 della Soprintendenza ai Bb.Cc. arch. Salvatore Sorbello, e del soprintendente Ida Buttitta, alla consegna dei lavori sono stati invitati a partecipare il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, don Nino, rettore della Chiesa, il sindaco Cantarella, l’impresa appaltatrice, la Edilzeta spa di Modica, il coordinatore della sicurezza ing. Michele Cappiello.
L’impresa dovrà dare inizio alle operazioni entro cinque giorni dalla data della consegna dei lavori e portarli a termine entro 200. In caso di ritardo sarà applicata una penale che non può superare il 10 per cento dell’importo.
I lavori riguarderanno, tra l’altro, la messa in sicurezza dell’edificio, il restauro del tetto, la pavimentazione e il recupero degli altari. I lavori sono finanziati da fondi del Pnrr gestiti da Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo che è Centrale di Committenza e stazione appaltante per la realizzazione di opere pubbliche e che si è occupata di tutto: l’affidamento della progettazione e dei lavori, sotto la sorveglianza della Soprintendenza BB.CC.