Per l’ottava volta il presidente della Pro Loco Salvo Zappalà torna a chiedere l’affidamento in comodato d’uso del “Museo degli Usi e Costumi delle Genti dell’Etna” di Macchia di Giarre.
Zappalà da 26 anni presiede la Pro Loco, attiva da 75 anni sul territorio. «Il nostro intento – dichiara Zappalà in una nota – è recuperare e valorizzare il Museo, restituendolo alla città e rendendolo fruibile a cittadini, turisti e visitatori, come parte integrante di un circuito museale cittadino. Giarre deve tornare a essere un punto di riferimento per la promozione del territorio etneo e per uno sviluppo turistico, culturale e sociale sostenibile».
La nota ricorda le 8 richieste protocollate fin dal 2017, sempre per chiedere l’affidamento del Museo: la prima in data 31 Agosto 2017 (Prot. n° 30874), la seconda in data 25 Febbraio 2019 (Prot. n° 7382), la terza, in data 26 Maggio 2022 (Prot. n° 19558), la quarta, in data 4 novembre 2022 (Prot. N° 3990), la quinta, in data 22 giugno 2023 (Prot. n° 0025313), la sesta, in data 02 ottobre 2023 (Prot. N° 0037912), la settima, in data 8 Luglio 2024 (Prot. n° 28345) e l’ultima lo scorso 4 agosto.
Tutte non hanno mai ricevuto una risposta formale da parte delle amministrazioni comunali D’Anna e Cantarella.
La gestione della struttura al momento non è appetibile: il Museo necessita da anni di interventi di riqualificazione. Il treno del Pnrr sta passando senza che sia stata colta una qualche opportunità per il Museo di Macchia. Finanziamenti e contributi per i piccoli musei periodicamente vengono erogati, bisogna cercarli, studiarli e partecipare. Una volta riqualificato, tramite bando pubblico, si potrebbe affidare la gestione del Museo e, di certo, gli aspiranti si troverebbero.
Va sognato un futuro per il piccolo Museo di Macchia che custodisce reperti della tradizione delle genti che ci hanno preceduto in questo territorio e di cui va conservata la memoria.