La Georeti Srl di Santa Teresa di Riva è stata selezionata come aggiudicataria dell’appalto per un importo di 27.947 euro relativo a un intervento mirato all’efficientamento della rete idrica, al risparmio energetico e alla risoluzione delle perdite d’acqua potabile nel sottosuolo causate da dispersioni nella rete.
Si effettuerà il rilievo delle reti idriche, dei pozzetti e delle condotte con l’uso del georadar, seguito da una mappatura dettagliata. Verranno anche eseguiti test per individuare eventuali perdite mediante strumenti specifici.
“Le disfunzioni che si verificano sulla rete idrica devono essere rimosse immediatamente – come stabilito dalla determina del 6 agosto – in quanto causano uno spreco di risorse sia a livello economico (la pompa di adduzione posta in c/da “Bragaseggi”, rimane sempre in funzione 24 ore al giorno con consumo eccessivo di corrente elettrica) sia per impegno di personale che deve monitorare la rete e nelle ore notturne chiudere la fornitura di acqua nei serbatoi per poi, nelle prime ore del giorno riaprire”.
Si tratta, pertanto, di un intervento volto a risolvere le criticità nel servizio idrico e a ottimizzare la gestione delle risorse, affrontando problematiche di carattere strutturale e sistemico.
Tuttavia, ci sono anche altri aspetti da prendere in considerazione.
Secondo quanto riportato dal profilo ufficiale online dell’Amministrazione comunale, sono state riscontrate attività non autorizzate sull’impianto idrico ubicato in contrada Tronco.
In un video pubblicato su Facebook viene mostrato un tombino contenente due condotte idriche; una voce fuori campo, identificata come quella del sindaco Enzo Pulizzi, descrive la situazione affermando: “Siamo nei pressi del bypass e già dal rumore si rileva che è stato strozzato e manomesso nuovamente. Ancora una volta il nostro paese si trova senza acqua, ma questa volta la causa non è un guasto o un imprevisto tecnico: è il risultato di un gesto deliberato, vile e criminale.
Non solo – prosegue il commento -, sono stati anche distrutti alcuni contatori lungo il tronco idrico, compromettendo seriamente tutto il sistema.
Abbiamo già sporto denuncia alle autorità competenti, e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e puniti in modo esemplare. Perché quello che stanno facendo non è uno scherzo, né una “bravata”: è un attacco diretto e vigliacco all’intera comunità. Questo è un boicottaggio consapevole contro un’intera popolazione, che sta causando disagio, disservizi e rabbia. Chi sta compiendo questi atti vergognosi forse pensa di poter colpire l’amministrazione, ma in realtà sta causando disagi a famiglie, bambini e anziani”.
In passato, nella rete idrica dell’area si sono verificati eventi analoghi.
Nel mese di dicembre 2023, in prossimità delle festività natalizie, l’impianto era già stato oggetto di una precedente violazione, come comunicato allora dall’Amministrazione comunale. In quell’occasione fu annunciato che sarebbero state prese misure contro i responsabili della manomissione degli impianti.
Dopo quasi due anni, il problema si è nuovamente presentato, riportando all’attenzione le tematiche relative alla sicurezza e alla gestione delle risorse idriche locali.
Ciò che colpisce è la facilità di accesso a importanti infrastrutture, con conseguenti disagi per la popolazione e impatti economici su imprese, servizi e strutture sanitarie.
Sarebbe anche utile conoscere se le denunce presentate in passato abbiano avuto effetti concreti e se siano stati identificati i responsabili delle modifiche all’acquedotto pubblico.
La gestione delle risorse idriche rappresenta una questione complessa, che richiede costante monitoraggio e un’attenta pianificazione sia a medio che a lungo termine.
Per affrontare la situazione, il 21 luglio scorso il sindaco Enzo Pulizzi ha firmato un’ordinanza, come già fatto l’anno precedente, in cui si afferma che le principali cause del razionamento sono la “carenza idrica dell’intero bacino”, peggiorata dall’“incremento delle presenze turistiche cui è soggetto il territorio comunale” e dagli “usi impropri e sprechi di risorse, soprattutto a seguito di condizioni meteorologiche sfavorevoli”.
Il provvedimento invita i cittadini a usare l’acqua potabile in modo responsabile e prevede interruzioni notturne programmate del flusso idrico, in relazione al livello dei serbatoi, oltre alla chiusura serale, “per consentire il completo riempimento delle vasche di accumulo”, del by-pass di contrada Tronco, l’impianto coinvolto nell’alterazione segnalata nel video-denuncia.
Inoltre, come si legge sul sito dell’albo pretorio comunale, l’Amministrazione ha provveduto all’acquisto di una nuova pompa a motore sommerso destinata al pozzo di Bracaseggi.
La decisione è dovuta al “calo del flusso di emungimento dell’acqua e alle disfunzioni che si verificano sulla rete idrica, che causano uno spreco di risorse, in quanto la pompa di adduzione rimane sempre in funzione 24 ore al giorno con consumo eccessivo di corrente elettrica”.
Interventi simili erano già stati effettuati nel mese di giugno e successivamente ad ottobre 2023, periodo in cui era stato sostituito il corpo motore. L’investimento complessivo attuale ammonta a circa 18 mila euro.
La situazione idrica permane critica a causa di molteplici fattori, tra cui le perdite nella rete idrica cittadina, la cui infrastruttura, risalente a oltre cinquant’anni fa, è soggetta a frequenti interruzioni.
A queste condizioni si aggiungono le problematiche legate ai ricorrenti malfunzionamenti dell’impianto di adduzione situato in contrada Bracaseggi; per esempio, un guasto recente a tre fusibili ha causato l’arresto della pompa e la conseguente sospensione della fornitura idrica sull’intero territorio comunale. Si riscontrano inoltre irregolarità nel processo di riempimento delle vasche di accumulo comunali.
Tuttavia, non si può escludere l’eventualità che sussistano cause tecniche non ancora individuate, o di diversa natura, che possano risultare di maggiore rilievo.
Resta il fatto che questi disservizi stanno causando notevoli disagi, influenzando negativamente sia la qualità della vita dei cittadini che il normale svolgimento delle attività produttive.
Da tempo il quartiere Matrice, situato nella parte alta del paese, riscontra alcune emergenze riconducibili al livello idrico dei serbatoi di “Cucco Alto”. Il primo cittadino, intervenuto recentemente in consiglio comunale, ha spiegato che «quando il livello dell’acqua scende al di sotto della metà della vasca, il sistema non riesce a garantire una pressione adeguata a servire in maniera efficace tutte le aree del quartiere».
Alcuni cittadini di Francavilla, attraverso i social media, collegano le problematiche a presunte inefficienze nella gestione comunale delle risorse idriche, mentre altri riconoscono gli sforzi compiuti dall’Amministrazione per fronteggiare la crisi.
Le proteste si sono intensificate sulle piattaforme online, determinando un inasprimento del dibattito. In alcuni casi, le contestazioni hanno assunto toni non appropriati e non rispondenti ai principi di un corretto e rispettoso esercizio del diritto di critica.
Luigi Lo Presti