In merito alle dichiarazioni dei giorni scorsi del sindaco di Riposto, Davide Vasta, il vescovo Raspanti risponde alla nota ufficiale di protesta che il Primo Cittadino ha fatto pervenire alla curia diocesana a seguito della festa liturgica per la Madonna del Carmine.
Di seguito il testo integrale della nota del vescovo che spegne ulteriori polemiche
“Signor Sindaco,
ho ricevuto e letto con attenzione la Sua nota del 17 luglio 2025, nella quale manifesta il Suo disappunto per alcune espressioni pronunciate da don Daniele Raciti, durante i saluti istituzionali nei momenti previsti dalla Liturgia, nel giorno dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, nella chiesa omonima di Riposto.
Desidero anzitutto ringraziarLa per essersi rivolto con tono istituzionale, seguendo la direzione del necessario dialogo tra le istituzioni civili e religiose, a beneficio della comunità.
Poco opportuna è apparsa la scelta di affidare subito le Sue valutazioni alla stampa, generando così un dibattito mediatico che, per stile e contenuti, avrebbe potuto trovare canali più pacati e diretti.
Alla luce di ciò mi trovo costretto, mio malgrado, a fornire tramite una nota affidata all’UCS diocesano chiarimenti pubblici, affinché non rimanga l’impressione – a mio giudizio non fondata – di un episodio caratterizzato da toni e contenuti che non appartengono allo stile pastorale di don Daniele.
Mi preme, infatti, sottolineare che le affermazioni da Lei riportate non trovano pieno riscontro in quanto effettivamente pronunciato da don Daniele, e che – come mi risulta – Lei non ha potuto verificare personalmente, essendo assente alla celebrazione.
Non trovo, quindi, proporzione tra quanto detto da don Daniele, la Sua nota e quanto riportato dai mezzi di comunicazione pubblici e privati.
Il sacerdote nel corso del suo discorso, in termini del tutto rispettosi, non è mai scaduto nell’offesa o nel giudizio politico. È parte della missione di un sacerdote dar voce alle fatiche della gente, con spirito costruttivo e pastorale, mai con finalità polemiche.
La nostra Diocesi rimane aperta al dialogo e alla collaborazione, nella consapevolezza che solo attraverso il confronto sereno e leale è possibile contribuire concretamente alla crescita umana e sociale delle comunità.
Con l’auspicio che l’episodio non comprometta il positivo rapporto tra la comunità ecclesiale di Riposto e l’Amministrazione da Lei guidata, porgo i miei più cordiali saluti”.
Antonino Raspanti
Vescovo di Acireale