Continuano in tutto il territorio provinciale i controlli straordinari alle attività commerciali effettuati della task force coordinata dalla Polizia di Stato per verificare il possesso delle necessarie autorizzazioni amministrative, il rispetto normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e la sicurezza alimentare, a tutela della salute dei consumatori.
L’intervento, eseguito secondo le disposizioni impartite con ordinanza del Questore di Catania, è stato coordinato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano che hanno lavorato in sinergia con i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, con gli agenti della Polizia Locale di Belpasso, con i tecnici dell’Unità Operativa di Igiene Pubblica Territoriale di Paternò- Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania e con il personale dell’Ispettorato Nazionale e Territoriale del Lavoro.
La collaudata sinergia degli enti istituzionali coinvolti ha permesso di riscontrare alcune criticità e irregolarità amministrative in due attività commerciali, particolarmente frequentate, del centro di Belpasso, un pub e una pizzeria, contestando sanzioni per oltre 25.000 euro e sequestrando 180 chili di prodotti alimentari privi del necessario requisito della tracciabilità, che seve ad individuare con esattezza la loro provenienza.
All’interno del pub, l’Ispettorato del lavoro ha rilevato la presenza di 3 lavoratori in nero su un totale di 6 dipendenti; per un quarto dipendente sono in corso ulteriori accertamenti. Pertanto, sono state comminate al titolare le sanzioni previste dalla normativa vigente per un totale di 11.700. Dal momento che in passato era stata già accertata un’analoga situazione è stata elevata contestualmente una maxi-sanzione di 5000 euro. Altresì, per tali ragioni è stata prevista la sospensione dell’attività, in attesa che il titolare provveda a regolarizzare le posizioni lavorative e a pagare i verbali entro i termini di legge.
Sempre sul fronte della sicurezza sul lavoro, sono scattate sanzioni per un ammontare di circa 3.100 euro per la carenza degli spogliatori e per la mancanza di visite mediche dei lavoratori.
In cucina, invece, sono stati trovati diversi alimenti non tracciati, per cui, oltre al sequestro dei prodotti, è stata contestata la sanzione di 1.500 euro.
Per quanto riguarda il controllo nella pizzeria, invece, il personale dell’Asp di Catania ha rilevato alcune carenze igienico-sanitarie, fornendo, al riguardo, specifiche prescrizioni e contestando sanzioni per 1.000 euro. Anche in questo caso, in cucina sono stati trovati prodotti senza la documentazione attestante la tracciabilità, per cui gli alimenti sono stati sequestrati e si è proceduto ad elevare una sanzione di 1.500 euro. Inoltre, il titolare è stato sanzionato per 2.000 euro per il mancato aggiornamento della scheda di monitoraggio.