Le immagini parlano da sole: grate divelte, caditoie sfondate e voragini sull’asfalto. Una situazione che ormai rappresenta un serio pericolo per la sicurezza stradale, soprattutto nei tratti più trafficati in uscita dal casello autostradale di Giarre e lungo la strada 86, arteria strategica che collega la zona artigianale.
Proprio all’uscita del casello in direzione Santa Venerina, le caditoie sono completamente distrutte, ridotte a pezzi dal continuo passaggio di mezzi pesanti. I tentativi di messa in sicurezza risultano precari: sul posto sono stati posizionati new jersey in plastica, ormai danneggiati anch’essi, che offrono ben poca protezione. Chi transita in zona si trova improvvisamente davanti a grate mancanti e pericolosi dislivelli sull’asfalto, un rischio enorme soprattutto per moto e scooter.
Non va meglio sulla strada 86, arteria essenziale per il traffico diretto verso l’area artigianale. Qui, la situazione è ancor più grave: una grata è completamente sfondata e al suo posto è stata sistemata una transenna, infilata dentro la voragine, come segnalazione d’emergenza. Una soluzione di fortuna che, però, non impedisce il passaggio né garantisce reale sicurezza.
Le foto raccolte sul posto mostrano lo stato avanzato di degrado e abbandono. Le grate, visibilmente compromesse, rischiano di cedere ulteriormente sotto il peso dei veicoli, mentre l’asfalto circostante presenta crepe e segni di cedimento.
La denuncia dei cittadini
Molti residenti e automobilisti che percorrono quotidianamente queste strade parlano di un problema noto da mesi, più volte segnalato alle autorità senza che, finora, siano stati presi provvedimenti concreti. “Non basta mettere due barriere e un po’ di nastro segnaletico – scrive sui social un utente –, servono interventi immediati prima che ci scappi il morto”.
Un problema noto, ma ancora irrisolto
La zona, particolarmente trafficata, vede ogni giorno il passaggio di camion, furgoni e mezzi da lavoro diretti verso le aree artigianali e industriali. Il peso continuo, unito alla mancata manutenzione, ha compromesso definitivamente la tenuta delle caditoie, trasformandole in vere e proprie trappole a cielo aperto.
Al momento, non si registrano interventi ufficiali di ripristino o lavori programmati. Resta l’attesa e la preoccupazione di chi percorre quelle strade ogni giorno, nella speranza che non si debba attendere un grave incidente prima di vedere finalmente una messa in sicurezza adeguata.