La spettacolare eruzione dell’Etna dello scorso 2 giugno ha affascinato e lasciato col fiato sospeso. L’attività stromboliana era stata segnalata già a partire dalla notte dell’1 giugno al cratere di Sud-Est sviluppandosi poi, il giorno successivo, in un imponente flusso piroclastico prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est.
Il fenomeno aveva provocato attimi di apprensione per la presenza di alcuni turisti ed escursionisti presenti sull’Etna e che avevano assistito all’improvviso fenomeno piroclastico.
Stefano Branca, direttore dell’Ingv dell’Osservatorio Etneo sez. di Catania, spiega l’ultimo fenomeno eruttivo.