Il Consiglio dei Ministri, guidato dalla Presidente Giorgia Meloni e con il Sottosegretario Alfredo Mantovano come Segretario, ha approvato, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, una proroga di sei mesi dello scioglimento degli organi elettivi del Comune di Randazzo.
La decisione, presa “in extremis”, mira a completare il risanamento del Comune etneo “in considerazione della necessità di consentire il completamento dell’azione di risanamento del Comune rispetto alle infiltrazioni della criminalità organizzata” come evidenziato in un comunicato stampa diramato dal Governo.
Il provvedimento, per nulla scontato, giunge alla scadenza dei 18 mesi iniziali di commissariamento avviati con il decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica nel gennaio 2024.
Con questa estensione, il Comune sarà ancora amministrato dalla Commissione Straordinaria – composta da due viceprefetti: D.ssa Alfonsa Caliò e Dott. Cosimo Gambadauro e da un funzionario economico-finanziario: D.ssa Isabella Giusto – fino a gennaio 2026, per un totale di 24 mesi. Tuttavia, la Commissione Straordinaria continuerà ad amministrare l’Ente fino allo svolgimento delle elezioni amministrative che si terranno, come previsto dalla legge, nel turno ordinario (maggio 2026).
La proroga, decisa all’ultimo momento, non era per nulla scontata tant’è che nel caso di Palagonia, dove le criticità sembravano essere simili, la proroga non è stata concessa.
Anche durante il periodo di proroga, così come per i precedenti 18 mesi, lo Stato rimborserà al Comune le somme anticipate per gli emolumenti dei Commissari e dei quattro Sovraordinati.
Durante questi ulteriori mesi di commissariamento, la sfida per Randazzo sarà quella ricostruire un tessuto politico capace di restituire ai cittadini la fiducia verso le istituzioni.