Rotte celesti, c’è una relazione tra mare e spazio? Interessante conferenza al liceo Leonadro di Giarre -
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Rotte celesti, c’è una relazione tra mare e spazio? Interessante conferenza al liceo Leonadro di Giarre

Rotte celesti, c’è una relazione tra mare e spazio? Interessante conferenza al liceo Leonadro di Giarre

Il dott. Walther Litteri, astrodinamico d’eccellenza, ingegnere aereospaziale e dottorando presso l’Aerospace Centre of Excellence, University of Strathclyde, Glasgow, già studente del liceo “Leonardo” di Giarre, è tornato a scuola non come liceale, ma come relatore di un interessante conferenza sul tema “Rotte celesti” lezioni dal mare per l’esplorazione spaziale, partendo dunque dalla tradizione dei viaggi per mare, osservando le analogie e le differenze tra le missioni dei marinai e quelle degli astronauti. La sua brillante e coinvolgente relazione ha tenuto desta l’attenzione e la curiosità dei tanti studenti, docenti presenti, presso l’aula magna del liceo giarrese, che ha ospitato l’incontro.

Ad accogliere il giovane scienziato, il dirigente scolastico dell’I.i.s “Leonardo” Tiziana D’Anna, che si è detta molto orgogliosa dei traguardi raggiunti dal suo ex alunno, che viene ricordato oltre che per la sua brillante carriera scolastica, per la sua grande umiltà e per i suoi modi gentili e garbati.

“L’esempio di Walter – ha detto la preside D’Anna – sia di incoraggiamento per gli altri studenti, che magari a volte, in alcuni momenti dell’anno scolastico, si sentono stanchi e oppressi da tutta una serie di impegni a cui vengono chiamati. Ma Walter è la prova provata – ha aggiunto la dirigente scolastica – che il sacrificio, la determinazione, la resilienza, portano a dei risultati straordinari”.

La preside in segno di stima, affetto e gratitudine, nei confronti del giovane astrodinamico, ha a lui consegnato alcuni gadget dell’istituto. A ricordare la vasta preparazione, l’ottima resa scolastica, la bravura, il suo talento naturale per le materie scientifiche e non solo era molto interessato anche agli aspetti letterari, che lo rendevano veramente completo ed il suo meraviglioso aspetto umano, erano inoltre presenti alcuni dei suoi ex docenti, come la professoressa Giusi Gulisano (lettere) e il prof. Piero Romano (matematica). I suoi ex docenti sono intervenuti durante la conferenza ricordando come Walter fosse uno studente modello e veramente eccellente.

Walter Litteri, ripostese doc, ha conseguito la patente nautica presso la locale sezione di Lni, quindi ha pensato di applicare i modelli di navigazione per mare a quelli per lo spazio, creando un collegamento tra argomenti diversi ma fondamentalmente simili. All’incontro con l’ingegnere aereospaziale erano presenti, inoltre, il presidente Giuseppe Ballistreri ed il direttivo della sezione di Riposto di Lni.

Litteri, nel corso del suo intervento, ha spiegato con viva passione ed entusiasmo, quasi contagiosi, come si progetta una missione spaziale, partendo dalla storia di Johannes Kepler, Mikolaj Kopernik, Tycho Brahe, Galileo Galilei, fino ad arrivare all’ esplorazione della luna e degli altri corpi celesti, soffermandosi sulla tradizione dei viaggi in mare, osservando le moltissime analogie ma anche le differenze tra le missioni dei marinai e quelle degli astronauti.

Litteri ha strutturato la sua odierna presentazione in modo semplice da appassionare l’uditorio, con esempi di rotte come per esempio dalla Terra a Marte e gli studenti hanno interagito con lui, intervenendo con mirate domande e dedicandogli un lavoro di didattica orientativa dal titolo “Sulla luna tra scienza e letteratura”, a cura delle studentesse di 3 L Carla Grasso, Carla La Rocca e Giulia Mavica, dirette dalle insegnanti di lettere Giusi Gulisano e di fisica Chiara Stissi.

“Sono dei metodi di progettazione – ha detto Walter Litteri – abbastanza simili. Le rotte spaziali si progettano con strumenti che derivano, in origine, dall’esperienza degli antichi marinai ed anche gli strumenti che si trovano a bordo dei satelliti – ha precisato – sono del tutto analoghi a quelli usati dai naviganti. Si parte dalla tradizione marinara per navigare nello spazio. Io sono sempre stato attratto – ha ribadito – sia dallo spazio sia dal mare, ed oggi, grazie alla mia passione per la traiettoria e la dinamica dei sistemi, applicate al settore spaziale, in maniera interessante, vivo un’esperienza molto entusiasmante. Nel mio futuro – ha concluso – continuerò il mio dottorato in Scozia ed a fare ricerca probabilmente in accademia, probabilmente in Europa, continuerò inoltre a progettare da terra!”.

Litteri era evidentemente emozionato nel ritrovare il suo caro liceo che ha frequentato dal 2012 al 2017. “Bello ritornare – ha detto Walter – dopo otto anni, per parlare di spazio e di ricerca e fare un collegamento tra quello che si studia normalmente in questo istituto e gli studi più avanzati in ingegneria spaziale, partendo dai modelli cosmologici da Keplero a Newton, fino ad arrivare alle moderne conquiste spaziali e all’ esplorazione dello spazio”.

“Sono felice della collaborazione con Lni – ha concluso – perché ci vedo proprio un collegamento concettuale estremamente forte tra lo spazio ed il mare e ne condivido i suoi valori ovvero la diffusione della cultura del mare ed il rispetto per esso”.

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