I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giarre hanno arrestato in flagranza un 46enne del posto, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Nel quadro delle attività di monitoraggio e contrasto alla vendita di sostanze stupefacenti i militari del Nucleo Operativo, grazie alla loro conoscenza dell’humus criminale del territorio, hanno eseguito alcuni controlli domiciliari a personaggi in tal contesto gravitanti.
Nel corso del servizio, svolto inizialmente presso l’abitazione di pregiudicato 29enne, in via Principe di Piemonte, i militari hanno effettuato un controllo presso l’abitazione di quest’ultimo, riscontrando però la presenza di altri due uomini, di 21 e 46.
Eseguito il controllo, pertanto, i militari hanno ritenuto opportuno effettuare analogo accertamento presso l’abitazione dei quest’ultimi in considerazione del fatto che, entrambi, risultavano essere conosciuti alle forze dell’ordine per reati specifici in materia di sostanze stupefacenti.
Così i militari si sono recati presso i rispettivi domicili dei due uomini, a Zafferana Etnea per il 21enne e in via Arciprete Patanè di Giarre per il 46enne, per svolgere una perquisizione al fine di verificare l’eventuale loro possesso di droga.
In effetti, l’intuizione dei militari ha dato il suo riscontro perché, presso l’abitazione del più anziano, nascosta in un’intercapedine della controsoffittatura in cartongesso del corridoio, hanno rinvenuto due contenitori cilindrici contenenti complessivamente quasi 800 grammi di marijuana, un bilancino elettronico, nonchè alcuni grammi della medesima sostanza stupefacente custodita all’interno di un mobile della stanza da letto.
All’interno dell’abitazione del 21enne, invece, i Carabinieri hanno trovato due dosi di marijuana, che gli sono valse la segnalazione alla Prefettura quale “assuntore” di sostanze stupefacenti.
Il 46enne è stato posto invece a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo altresì per lui la conferma della sottoposizione ai “domiciliari”.