Giarre, manifestazione per la giornata contro la violenza sulle donne: il disappunto di un genitore -
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Giarre, manifestazione per la giornata contro la violenza sulle donne: il disappunto di un genitore

Giarre, manifestazione per la giornata contro la violenza sulle donne: il disappunto di un genitore

Una manifestazione per sensibilizzare i giovani sul drammatico fenomeno della violenza alle donne non può ridursi a passerella, i giovani non possono restare spettatori, gli adulti devono saperli rendere protagonisti. E’ il senso di una lettera che è giunta alla nostra redazione e che pubblichiamo perchè faccia riflettere su certi atteggiamenti che noi adulti assumiamo a volte, anche in buona fede e senza rendercene conto, nella convinzione che il racconto di questo genitore servirà per il futuro. A buon intenditor poche parole.

“Sono un genitore che il 25 novembre scorso, di mattina, era presente alla villa Margherita di Giarre per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Voglio esprimere tutto il mio disappunto, e non solo il mio, in quanto tutti i professori hanno espresso il loro disappunto all’Assessore Santonoceto per quanto accaduto quella mattina: la solita passerella politica. Per circa due ore abbiamo assistito ad interventi e frasi fatte da parte di tutti i presenti: sindaco, assessori, presidenti di associazioni, etc. Dopodiché, appena è giunto il momento dei nostri giovani giarresi delle varie scuole, invitate ad intervenire dal Comune stesso, tutti si sono volatilizzati tranne la Santonoceto. Il sindaco mentre i ragazzi leggevano i propri componimenti faceva la sua bella intervista con una tv locale, le associazioni scomparse, l’amplificazione staccata, i microfoni spenti. Quei poveri ragazzi che, in modo composto insieme ai loro insegnanti avevano ascoltato tutti i bei discorsi di circostanza degli “adulti”, sono stati umiliati e umiliati i loro sacrifici e quelli dei loro professori che ogni giorno cercano di tirare il meglio dai nostri ragazzi. Una professoressa del Liceo Leonardo non voleva neanche che i suoi ragazzi si esibissero, giustamente.

Caro sindaco, cari assessori e cari presidenti delle associazioni stavolta un segnale è arrivato dai nostri giovani ragazzi giarresi che, nonostante il vostro vergognoso comportamento attraverso le loro meravigliose performance e le loro poesie, hanno gridato che vogliono una Giarre migliore, un mondo migliore e mi dispiace che non ci fosse nessuno ad ascoltarli”.

 

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