Riposto, sciopero degli operatori ecologici indetto dalla oo.ss FastConfsal -
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Riposto, sciopero degli operatori ecologici indetto dalla oo.ss FastConfsal

Riposto, sciopero degli operatori ecologici indetto dalla oo.ss FastConfsal

Sciopero a livello aziendale e di appalto di 24 ore (intera giornata lavorativa) per tutti gli operatori ecologi del cantiere di Riposto, indetto dall’organizzazione sindacale Fast Confsal, a causa dei continui ritardi nel pagamento degli emolumenti degli operai, del mancato rispetto dei livelli di inquadramento e le rispettive mansioni e per la mancata emissione degli ordini di servizio agli operatori.

“Nel cantiere della ditta appaltatrice, la Tech Servizi – commenta il Segretario Provinciale Igiene Ambientale Fast Confsal Rosario Garozzo – non vengono rispettate le più basilari norme di sicurezza. Diverse violazioni del capitolato di appalto, mancano bagni, spogliatoi e docce. Non è installato un adeguato sistema di rilevazione delle presenze in cantiere. Nelle giornate con raccolta di due tipologie di rifiuto, vengono usati i bidoni agganciati dietro i mezzi usati per la raccolta, violando il codice della strada, con la responsabilità a carico degli operatori. Né l’amministrazione comunale, né l’azienda, hanno preso posizione in merito, nonostante le nostre note inviate e con la relative fasi di raffreddamento”, commenta ancora il segretario provinciale Garozzo.

Già lo scorso primo ottobre la Fastconfsal invitava il Comune ed Azienda a dare disponibilità ad organizzare un incontro per discutere le varie problematiche.

Lo scorso 29 ottobre  con una nuova nota, la Fastconfsal, prendendo atto dei continui ritardi nel pagamento degli emolumenti degli operai che lavorano presso il cantiere di Riposto e constatando lo scarico di responsabilità tra ente appaltante e azienda riguardo i continui ritardi, aveva comunicato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori e ai sensi e per gli effetti della L. 146/90 l’apertura della prima fase di procedura di raffreddamento e chiesto al Comune l’indizione di un incontro tra le parti, per discutere dell’argomento e di altre problematiche persistenti sul cantiere.

“In assenza di riscontri da parte del Comune e della Ditta appaltatrice – spiega Garozzo – l’8 novembre è stata attivata  la seconda fase procedura di raffreddamento. Lo sciopero indetto dalla segreteria della FastConfsal è stato validato dalla commissione di garanzia dello sciopero e trova  giustificazione per cui, dopo l’incontro svolto presso la vostra sede in data 18/10/2021 e da quanto  esposto verbalmente in tale incontro, ad oggi non vi è stata alcuna volontà dell’azienda a risolvere le problematiche del cantiere”.

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