La “cocaina” era un affare di famiglia. Operazione antidroga: 7 le persone arrestate NOMI FOTO VIDEO -
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La “cocaina” era un affare di famiglia. Operazione antidroga: 7 le persone arrestate NOMI FOTO VIDEO

La “cocaina” era un affare di famiglia. Operazione antidroga: 7 le persone arrestate NOMI FOTO VIDEO

I Carabinieri della Compagnia di Acireale, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento “Sicilia”, Nucleo Elicotteri e Nucleo Cinofili), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di 7 persone indagate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, denominata “Demolition”, ha consentito di fare piena luce sull’attività illecita posta in essere da un sodalizio criminale, principalmente fondato da un nucleo familiare, che, partendo da una base logistica individuata all’interno di un bar di Aci Bonaccorsi, estendeva i suoi interessi (spaccio al minuto di cocaina) e nei Comuni di Viagrande e Zafferana Etnea.

I militari dell’Arma, oltre a tratteggiare i ruoli ben definiti di ciascuno degli indagati in seno all’associazione, hanno registrato la presenza di bambini durante alcune fasi dell’attività illecita.

L’indagine, basata sul monitoraggio degli spostamenti e degli incontri tra i diversi personaggi, ha evidenziato un’intensa attività di vendita al minuto di cocaina dovuta alle numerose richieste telefoniche che gli acquirenti facevano pervenire sulle utenze mobili in uso ai consociati.

Gli indagati tutti gravati da pregiudizi di polizia, organizzavano gli “appuntamenti” con la clientela soprattutto all’interno di un bar di Aci Bonaccorsi, gestito da Zagari Salvatore, o, in alternativa, nei pressi delle loro abitazioni.

Il quadro probatorio raffigurato a carico degli associati ha consentito di definire il ruolo di ognuno degli indagati, i quali ponevano in essere le condotte illecite secondo meccanismi ben rodati e consolidati, a volte anche in presenza di bambini. Il sodalizio, principalmente fondato su base familiare, ha dimostrato notevoli capacità organizzative e un preciso modus operandi. La struttura verticistica dell’associazione imponeva determinati ruoli ai sodali, difatti, il principale indagato (a capo dell’organizzazione) BALSAMO Stefano Mario si assicurava il costante approvvigionamento  della cocaina, intrattenendo rapporti ricorrenti con i fornitori di fiducia, BORZI’ Giuseppe e COCO Pietro, mentre alle donne erano attribuiti gli incarichi di dosaggio e confezionamento della droga, esercitati all’interno delle proprie abitazioni, agli altri sodali erano devolute le fasi di occultamento e cessione dello stupefacente.

Nel corso dell’ attività investigativa, a riprova delle condotte criminose attribuite agli indagati, sono stati operati diversi arresti in flagranza e sequestri di sostanza stupefacente.

Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere:

  1. BALSAMO Stefano Mario, classe 1964; (convivente di ANASTASI Rita)
  2. ANASTASI Rita, classe 1968; (madre di ZAGARI Salvatore e ZAGARI Sonia)
  3. BORZÌ Giuseppe, classe 1977;
  4. COCO Pietro, classe 1973;
  5. FERRO Vincenzo, classe 1984;
  6. ZAGARI Salvatore, classe 1996;

Soggetto destinatario di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

  1. ZAGARI Sonia, classe 1986.

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