Giarre, apertura imminente del nuovo pronto soccorso: Comitato civico scettico -
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Giarre, apertura imminente del nuovo pronto soccorso: Comitato civico scettico

Giarre, apertura imminente del nuovo pronto soccorso: Comitato civico scettico

Fervono i preparativi nel presidio ospedaliero Sant’Isidoro di via Forlanini in vista della data d’inaugurazione del nuovo pronto soccorso. Fonti qualificate dell’Asp confermano che l’iter procedurale procede come da programma – ieri sono stati richiesti solo dei piccoli correttivi che non comportano alcun ritardo sulla tabella di marcia – e che la data del 21 settembre prossimo, rimane quella dell’inaugurazione (alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, mentre nei giorni successivi è prevista l’attivazione dei servizi.

A tal proposito il Comitato civico “Rivogliamo l’ospedale” – attraverso una nota a firma dei coordinatori Alfio Bonaventura e Angelo La Rosa – si è soffermato sulla “reale ripresa dei servizi con la piena funzionalità dei reparti e del pronto soccorso per la gestione delle emergenze urgenze. Partendo dalla preoccupazione per la lievitazione dei tempi riguardo l’arrivo del personale medico mancante, questione che, in questi anni, come comitato, abbiamo sempre sollecitato all’azienda sanitaria. Immaginiamo, poi che se davvero verranno ripristinati i vari reparti, così come stabilito dal piano regionale sanitario, si dovrebbero poter utilizzare molti di quei locali che, a tutt’oggi, risultano inagibili, nonostante siano stati effettuati tutti i possibili controlli e indagini tecniche sulla staticità dei plessi. Tutto ciò – prosegue la nota del comitato civico – in ragione di un documento in nostro possesso, dal 2017, in cui non si evinceva alcuna inagibilità, totale e/o parziale della struttura ospedaliera. A questo punto è possibile sapere dall’Asp gli esiti di tali verifiche ed eventualmente rendere disponibili tali locali per migliorare i servizi resi ai cittadini che dovrebbero ripartire il 24 settembre e per la cui tempistica nutriamo fortissime perplessità? Attendiamo eventuali riscontri, anche se, come ormai da parecchio tempo, i nostri quesiti, forse troppo scomodi, non trovano più alcuna risposta da parte della Asp e delle istituzioni”.

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