Rifiuti, finanziati 70 milioni di euro alla Srr "Catania Nord" -
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Rifiuti, finanziati 70 milioni di euro alla Srr “Catania Nord”

Rifiuti, finanziati 70 milioni di euro alla Srr “Catania Nord”

Ammonta a 70 milioni di euro il finanziamento disposto dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità a favore della Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr) “Catania provincia nord”, presieduta dall’avv. Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo, nell’ambito della riprogrammazione delle risorse assegnate attraverso i fondi del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (PO FESR) 2014-2020 e che comprende 264 milioni di euro.

Di questa superiore somma, la Srr “Catania provincia nord” è riuscita ad intercettarne più un quarto, di fatto la porzione, a testimonianza della validità dell’idea progettuale proposta agli uffici competenti, relativo alla costruzione di una piattaforma integrata per il trattamento meccanico-biologico (Tmb) dei rifiuti e di un impianto da realizzarsi sul territorio del Comune di Randazzo. Si tratta di una struttura capace di incamerare 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno e garantirne il compostaggio di 50mila all’anno, dotata di una vasca della capienza di un milione di metri cubi.

“Apprendiamo la notizia con notevole soddisfazione – ha affermato il presidente Puglisi – dando atto dell’interessamento diretto da parte del presidente della Regione, on. Nello Musumeci, il quale ha seguito l’iter necessario e determinato le condizioni affinché il progetto rientrasse nella programmazione regionale legata ai fondi PO FESR. E, parimenti, rivolgiamo un ringraziamento all’assessore al ramo, prof.ssa Daniela Baglieri, per l’attenzione mostrata dinanzi alla nostra proposta”. Sulla stessa lunghezza d’onda i due vicepresidenti della Srr “Catania provincia nord”, ing. Stefano Alì e dott. Enzo Caragliano, sindaci rispettivamente di Acireale e Riposto.

“Permetterà ai cittadini dei territori rientranti nella nostra Srr un risparmio notevolissimo – ha osservato il vicepresidente Alì – perché sin qui il conferimento della parte indifferenziata dei rifiuti, la raccolta cosiddetta “porta a porta”, deve avvenire attraverso discariche private, alle quali noi paghiamo circa 106 euro a tonnellata. In questo modo potremmo realizzare un impianto pubblico ed equipararci ad altri territorio della Sicilia, il tutto ad un terzo del costo che in atto paghiamo”.

Il vicepresidente Caragliano si è espresso così: “Esprimo soddisfazione per lo stanziamento di 70 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma integrata per il trattamento meccanico-biologico (Tmb) dei rifiuti e di un impianto da realizzarsi sul territorio del Comune di Randazzo. Già da circa un anno seguivamo con apprensione l’iter procedurale e adesso, finalmente, si concretizza un importante progetto che ci consente di guardare con fiducia al futuro”.

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