Giarre, grande attesa per l'ispezione di mercoledì nella chiesa del Convento. Il Vescovo "irritato" pronto ad intervenire -
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Giarre, grande attesa per l’ispezione di mercoledì nella chiesa del Convento. Il Vescovo “irritato” pronto ad intervenire

Giarre,  grande attesa per l’ispezione di mercoledì nella chiesa del Convento. Il Vescovo “irritato” pronto ad intervenire

C’ è grande attesa per la programmata ricognizione tecnica congiunta nella chiesa del Convento indetta dalla Prefettura di Catania, prevista per mercoledì prossimo. Il sopralluogo ha lo scopo di verificare le modalità con cui sono state eseguite alcune opere di maquillage nel tempio sacro, culminate dalla cerimonia di riapertura del complesso monumentale di via Lisi, avvenuta il 16 febbraio scorso, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Angelo D’Anna.

Il sopralluogo ha già subìto due rinvii a causa dell’indisponibilità di alcuni funzionari della Prefettura.  Alla ricognizione di mercoledì sono stati invitati a partecipare i Vigili del fuoco e i funzionari della Soprintendenza di Catania. Il sopralluogo voluto dalla prefettura di Catania (la chiesa appartiene al Fec) trae origine da un attività ispettiva avviata dalla Soprintendenza di Catania e che, con propria nota, ha chiesto dettagliate notizie al Comune di Giarre riguardo i lavori eseguiti all’interno della chiesa, tra cui il rifacimento del portone, la tinteggiatura interna, impianto di illuminazione, senza la preventiva autorizzazione della Soprintendenza, stante il fatto che l’immobile è sottoposto a vincolo monumentale e che pertanto gli interventi dovevano essere preventivamente autorizzati, nonché eseguiti, da impresa specializzata in restauro e seguiti da un architetto. Nei giorni scorsi  i Vigili del fuoco, sulla scorta di una recente visita all’interno del tempio sacro giarrese, avrebbero ravvisato l’inagibilità del complesso monumentale di via Lisi. Tutta la vicenda viene seguita con apprensione dal Vescovo di Acireale Raspanti che – smentendo alcuni propositi annunciati sui media – non ha mai partecipato a sopralluoghi e men che meno inaugurazioni. L’alto prelato – si apprende da fonti qualificate vicine a Raspanti -anche in ragione ad alcuni post del parroco del Duomo di Giarre, Antonino Russo, sui social – certamente non consoni al suo ruolo – e per le modalità con cui è stata gestita l’intera vicenda si dice “molto irritato” anche per via  di innumerevoli segnalazioni e si riserva di assumere le proprie determinazioni non appena il quadro sarà più chiaro e comunque solo dopo l’ultimazione del sopralluogo ispettivo della Prefettura di Catania. Il parroco del Duomo di Giarre non è nuovo alle polemiche mediatiche che hanno messo in imbarazzo il Vescovo di Acireale.

Nell’agosto della scorsa estate suscitò non pochi clamori l’immagine di quel gruppo di giovanissime modelle in bikini che usciva da uno porticati dell’ottocentesco Duomo di Giarre per raggiungere il palco allestito in piazza, provocando un terremoto soprattutto sul web. Critici e sprezzanti i commenti di molti contro la decisone adottata dal parroco Russo di concedere l’utilizzo del Duomo come spogliatoio. In una delle navate del tempio sacro era stato realizzato un box, dove le modelle hanno cambiato, prima di ogni singola uscita, vari abiti succinti e costumi brasiliani, per poi sfilare sul palco della rassegna estiva Lidi in passerella. Piccata e spiazzante la replica del parroco originario di Macchia:  “Nessun atto scandaloso; non penso che nel corpo umano ci possa essere, dato che è dono di Dio che si è incarnato nella nostra carne”. Pochi mesi più tardi altre polemiche anche per il restauro dell’organo della chiesa Madre, deciso dall’arciprete, a quanto pare, senza le necessarie autorizzazioni della Sovrintendenza.

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