Un altro "No" al campo boe e area alaggio per ricovero natanti nella baia di Isola bella e nella baia di Mazzarò -
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Un altro “No” al campo boe e area alaggio per ricovero natanti nella baia di Isola bella e nella baia di Mazzarò

Un altro “No” al campo boe e area alaggio per ricovero natanti nella baia di Isola bella e nella baia di Mazzarò

Anche l’associazione culturale ambientale “Patrimonio Sicilia” di Taormina si oppone alla richiesta di nuova concessione demaniale marittima presentata da una associazione che, nella baia di Isola bella e nella baia di Mazzarò, intende realizzare un campo boe, un corridoio di avvicinamento con relativa area di alaggio per ricovero di natanti. Nei giorni scorsi contro questa richiesta avevano già preso posizione il Wwf Sicilia nord orientale, Legambiente circolo Taormina Valle Alcantara e l’associazione M.A.N.

Patrimonio Sicilia, in una lettera indirizzata alla Regione, Assessorato al territorio e ambiente e Assessorato ai beni culturali e ambientali, al Sindaco di Taormina,  e ad altre istituzioni individua «Uno stridente contrasto tra chi opera per il miglioramento ambientale, la tutela e la valorizzazione di uno tra i luoghi più belli della costa orientale siciliana, e un progetto somigliante a tutti gli effetti ad un approdo indiscriminato di battelli a motore, pseudo porticciolo con servizio taxi, navette verso lidi e ristoranti, noleggio di natanti, acquascooter dal rumore assordante, il tutto a danno dell’ambiente marino, della fauna ittica, dell’avifauna, della flora, del paesaggio, della clientela di qualità, della vocazione specifica dei luoghi che tutto accoglie ed abbraccia tranne un’attività portuale lesiva ed inopportuna in quest’angolo di paradiso che è la Riserva naturale di Isola Bella, allargata al Capo Taormina, Villagonia, Mazzarò, Spisone».

Patrimonio Sicilia, presieduta da Edward Tronchet, preannuncia che nel caso in cui venisse approvato il progetto farà ricorso presso le istituzioni politiche nazionali nonché al Commissario europeo all’ambiente. E anticipa che porterà avanti, seguendo l’apposito iter, la proposta di istituzione del Parco Marino di Taormina, da Villagonia a Spisone.

Nella lettera dell’associazione vengono anche ricordati i provvedimenti cautelari emessi nel 2019 dalla Procura della Repubblica di Catania a danno di numerosi personaggi di “Cosa nostra” catanese arrestati per associazione a delinquere durante l’operazione Isola Bella. Secondo l’accusa della Procura e le inchieste della Guardia di Finanza – riferisce Patrimonio Sicilia – alcune attività imprenditoriali erano vittime delle estorsioni di appartenenti ai clan mafiosi Santapaola-Ercolano e Cappello-Cintorino che imponevano il pizzo  a imprenditori locali. «Non da una denuncia delle vittime – ricorda il presidente Edward Tronchet – bensì da esternazioni di collaboratori di giustizia gli inquirenti hanno potuto delineare la situazione di assoluta sudditanza da parte degli imprenditori nei confronti dei clan mafiosi che si dividevano gli incassi spartendosi le porzioni di spiaggia sotto il proprio controllo. Non di rado le tensioni sfociavano in liti furibondi alle quali in un caso abbiamo assistito nella spiaggia di Isola Bella testimoniando l’accaduto alle forze dell’ordine».

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