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Giarre, trasporto pubblico studenti pendolari: è allarme della Faisa Cisal

Giarre, trasporto pubblico studenti pendolari: è allarme della Faisa Cisal

Il tema del trasporto pubblico locale sul banco degli imputati. Da più parti si rimarca la preoccupazione per i potenziali pericoli di contagio per gli studenti pendolari che viaggiano sui bus per raggiungere Giarre, in considerazione del fatto che molti studenti, purtroppo, non rispettano i distanziamenti a bordo dei bus e, peggio ancora, durante il tragitto, da casa a scuola, non indossano la mascherina, salvo poi rispettare le regole una volta raggiunto il proprio istituto scolastico dove invece il rigore sul rispetto dei protocolli anti Covid è massimo.

Sul tema sicurezza interviene anche il coordinatore autolinee private Ugo Sergio Crisafulli, Faisa Cisal, la sigla sindacale di categoria che ha seguito da vicino la delicata vertenza Buda Sag, risoltasi, poi, alla vigilia della ripresa delle attività didattiche con il passaggio della gestione delle linee all’Azienda Trasporti Siciliana, la partecipata della Regione che ha ottenuto anche le tratte giarresi.  “La situazione sugli autobus siciliani, in tema di prevenzione Covid, è particolarmente complicata – afferma il coordinatore della sigla sindacale Crisafulli – e ad essere maggiormente penalizzate sono le linee extraurbane e il trasporto scolastico degli studenti e le tratte giarresi non sono escluse. Sugli autobus infatti, non esiste il distanziamento.

Come noto in tutta Italia vale il Dpcm che prevede l’80% della capienza di viaggiatori sui bus, in Sicilia, invece  è invece previsto il 100%. Tutto questo – osserva Crisafulli – nella consapevolezza che sui bus siciliani non esistono paratie divisorie protettive tra autista e viaggiatori, mentre è impossibile per gli autisti dei bus controllare se gli studenti pendolari o qualsiasi utente che viaggiano a bordo dell’autobus indossano le mascherine. Purtroppo, dalle segnalazioni che ci sono pervenute molti studenti, una volta a bordo dei bus, smettono di indossare i dispositivi individuali di sicurezza e il Covid viaggia gratuitamente! Sappiamo che i dirigenti degli istituti scolastici si lamentano dell’insicurezza del trasporto studenti, rappresentando un quadro di criticità. Sul bus – rimarca  Crisafulli – non siamo in una classe dove l’insegnante guarda in faccia i propri studenti; sui mezzi di trasporto collettivo, invece, gli studenti sono alle spalle dell’autista e quest’ultimo non può fare nulla. Nessuno degli organi competenti controlla, pertanto sugli autobus, purtroppo, di mascherine indossate se ne vedono ben poche”.

 

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