Commercianti, operatori della ristorazione del comprensorio giarrese hanno aderito al progetto nazionale “ho.re.ca Unita” per chiedere sostegno al Governo in questo momento di tempesta economica che li sta travolgendo a causa della nota pandemia nazionale accompagnata dall’assenza di un valido supporto soprattuto in tema fiscale. Gli operatori ribadiscono la necessità di attuare alcune precise misure. Stamane una delegazione di ristoratori e commercianti ha preso parte, a Riposto, in municipio, ad un incontro confronto con i sindaci dell’area jonica. Presenti, oltre al sindaco ospitante Enzo Caragliano, i sindaci di Mascali, Luigi Messina, di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, di Giarre, Angelo D’Anna, di Fiumefreddo, Sebastiano Nucifora.
I rappresentanti del comparto della ristorazione e del commercio hanno ribadito alcune precise richieste: il prestito garantito, l’annullamento o la riduzione delle imposte, la sospensione del Durc; l’abolizione degli Isa concernenti le dichiarazioni dei redditi degli anni 2020-2021; la rottamazione al 30% degli importi relativi alle notifiche e/o avvisi dell’agenzia di riscossione.
Nella nota che i sindaci hanno poi trasmesso al governo nazionale è stato ribadito che “lo scenario, potenzialmente, potrebbe essere il più drammatico mai osservato nella storia moderna del nostro Paese, per questo riteniamo di dovere condividere le proposte avanzate dal comparto che si allega alla presente e che, riteniamo, essere assolutamente necessarie e imprescindibili. Senza l’intervento e il supporto concreto, reale e immediato del Governo nazionale, in primis, attraverso la liquidità e le specifiche misure, lo stesso strategico comparto, rischia il collasso, trascinandosi inevitabilmente dietro un prezioso patrimonio imprenditoriale su cui si regge un importante segmento della nostra economia.
Tante le associazioni e i gruppi spontanei del nostro hinterland in generale che in questi giorni di emergenza sono confluite nella federazione nazionale di imprenditori della ristorazione; operatori che ci hanno lanciato il loro segnale di malessere ma soprattutto l’accorata richiesta di aiuto che, noi sindaci dell’area jonico etnea, intendiamo trasmettere ai rappresentanti del governo nazionale e regionale, perché si facciano promotori di iniziative concrete. Nell’auspicio che le istanze degli imprenditori di questo strategico settore, fondamentale dal punto di vista turistico, vengano ascoltate e recepite al più presto e che possano avere un’immediata risposta.
Il perdurare dell’emergenza – prosegue la nota sottoscritta dai sindaci – sta incidendo pesantemente anche sui dipendenti delle attività che rischiano la perdita del posto di lavoro. Gli stessi dipendenti sono ancora in attesa della cassa integrazione in deroga, per la quale sollecitiamo una urgente risposta.
I Sindaci dell’area jonico-etnea, sono consci del ruolo essenziale del settore Ho.re.ca per lo sviluppo turistico dei Comuni amministrati, considerata l’importanza strategica del settore per il rilancio dell’economia locale e nazionale soprattutto in questo momento storico”.