Fiumefreddo di Sicilia, atto di indirizzo dell'opposizione sul 5G -
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Fiumefreddo di Sicilia, atto di indirizzo dell’opposizione sul 5G

Fiumefreddo di Sicilia, atto di indirizzo dell’opposizione sul 5G

Con un atto di indirizzo, protocollato oggi, i consiglieri fiumefreddesi di opposizione Giovanni Spinella, Maria Taormina, Marinella Fiume e Giuseppe Nucifora chiedono al sindaco Sebastiano Nucifora, in qualità di massima autorità sanitaria nel territorio, un intervento urgente atto a garantire i cittadini di Fiumefreddo in relazione alla tecnologia di rete mobile del 5G che si prepara a superare l’attuale 4G LTE e che sembrerebbe comportare pericoli per la salute pubblica.

“Tanti Comuni in Italia hanno emanato o stanno emanando ordinanze che vietano l’installazione di nuove antenne e la sperimentazione della nuova tecnologia 5G. Oltre 200 atti tra parlamentari, regionali, provinciali e comunali hanno chiesto di bloccare il diffondersi di codesta rete ed approfondire prima, in modo serio ed inequivocabile, i suoi effetti. Tali ordinanze – scrivono i consiglieri – si ancorano sul fatto che sia prudente ed opportuno rispettare il principio fondamentale di precauzione, almeno finché non si avranno dati certi e definitivi sulla questione. Il principio di precauzione, come chiarito nel 2000 anche dalla Commissione Europea, recita quanto segue: “il fatto di invocare o no il principio di precauzione è una decisione esercitata in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli essere umani, degli animali e delle piante possono essere potenzialmente pericolosi ed incompatibili con il livello di protezione prescelto”. Occorre inoltre osservare come lo stesso principio abbia trovato accoglimento anche nella legislazione italiana nel fondamentale Codice dell’Ambiente, il quale, all’art. 301, comma I della Parte Sesta, stabilisce che: “in applicazione del principio di precauzione di cui all’art 147, paragrafo 2, del Trattato della Comunità Europea, in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione”, il tutto, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer che dovrà esprimersi nei prossimi mesi”.

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